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Ragazzi e abuso di alcol: "istruzioni per l'uso"

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Ragazzi e abuso di alcol
Si tratta di un fenomeno preoccupante, frequente tra i giovani e i giovanissimi e in aumento in estate: periodo di vacanze, con fine

settimana completamente liberi, dove sono maggiori le occasioni di socializzazione e meno serrati i controlli da parte dei genitori.
Le conseguenze dell'uso smisurato di alcol sono numerose: una tra tutte i danni al fegato. Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità

(ISS), nel nostro paese a farne uso è il 21% delle ragazze e il 42% dei ragazzi minorenni e 18 su 100 tra i minori di 16 anni risulta aver

adottato almeno un comportamento alcol - correlato.
Il Ministero della Salute, oltre a mantenere costante l'attenzione sul problema e sviluppare e attivare programmi specifici di intervento, ha

prodotto delle istruzioni per l'uso distintamente rivolte ai giovani e anche ai genitori.
Nello specifico, per promuovere l'adozione di comportamenti adeguati ai ragazzi viene ricordato che:
- l'alcol non è per tutti. L'organismo al di sotto dei 16 anni non è in grado di assimilare l'alcol in maniera efficace;
- l'alcol fa male ai cervello. Bere alcolici sotto i 16 anni produce in modo più rapido che negli adulti dei problemi legati all'

intossicazione da alcol, esempio: perdita di lucidità, rallentamento dei riflessi, riduzione della memoria;
- l'alcol danneggia l'organismo. Oltre al cervello, può provocare danni al fegato, allo stomaco, al cuore;
- l'alcol altera l'autocontrollo. Indebolendo il sistema nervoso centrale, provoca una diminuzione della capacità di giudizio e di controllo

delle azioni;
- l'alcol può uccidere. In relazione alla quantità assunta, può intossicare l'organismo al punto tale da indurre uno stato di coma e portare

anche alla morte;
- l'alcol può far male. Anche se non si beve, se ci si accompagna ad amici che bevono: questo può rendersi in sé pericoloso poiché si può

rimanere coinvolti in incidenti stradali anche gravi.
Ai genitori, invece, viene rivolto un decalogo che li invita a riflettere sugli atteggiamenti a rischio dei ragazzi e ad aiutarli nelle

scelte responsabili rispetto al consumo di bevande alcoliche:
1. i ragazzi sono poco inclini al conformismo. E' utile sfruttare questo aspetto per smontare con loro la pubblicità sugli alcolici trasmessa

dai media;
2. i ragazzi sempre più frequentemente bevono per superare difficoltà di relazione. Quando l'alcol diventa un valore di uso comportamentale, i genitori devono intervenire;
3. è importante parlare ai giovani fin da quando sono bambini dei danni dell'alcol;
4. è opportuno insegnare ai giovani che prima dei 15 anni l'apparato digerente non è ancora in grado di "smontare" l'alcol e digerirlo;
5. le ragazze e le giovani adulte devono sapere che l'alcol danneggia il feto;
6. è importante preparare i giovani su come l'alcol influenza lo stato psicofisico. Consumo e abuso fanno la differenza;
7. bisogna insegnare ai ragazzi a leggere le etichette. E'utile discutere e analizzare insieme a loro le bottiglie e le lattine da cui sono

attirati;
8. è importante spiegare ai ragazzi che l'organismo per provare pari esperienze di piacere ha bisogno di sempre maggiori quantità di alcol;
9. è utile coinvolgere i giovani nell'organizzazione di una festa. Possono accorgersi che ci si può divertire anche assumendo bevande che non sono alcoliche;
10. i genitori dovrebbe riuscire ad accompagnare con l'informazione e l'educazione tutto il percorso di crescita dei figli. La continuità può aiutarli a scegliere in modo consapevole che cosa bere e che cosa evitare.
Per visualizzare direttamente le Istruzioni per l'uso complete e approfondirne i contenuti potete consultare il sito www.salute.gov.it .
Altri siti consultabili sono: www.epicentro.iss.it/alcol , www.alcolonline.it .
Se avete bisogno di informazioni, indicazioni o volete chiedere a chi rivolgervi se avete un problema, potete telefonare al: Telefono Verde

Alcol - Istituto Superiore di Sanità, Numero verde 800 632000 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 16)
Le telefonate sono anonime e gratuite.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)