Ragazzi e alcol: 9 cose che ogni genitore deve sapere
Ragazzi e alcol: 9 cose che ogni genitore deve sapere
Hai scoperto che tuo figlio adolescente beve quando esce la sera? Non perdere la calma, apri un dialogo e leggi questi consigli utili per genitori in ansia
Per i genitori spesso è una realtà difficile da accettare, o da affrontare, ma l'alcol è spesso l'ingrediente delle serate dei ragazzi. Anche per i giovanissimi. Tra gli under 18 beve il 21,5% dei maschi e il 17,3 delle femmine, e un ventenne su tre per socializzare eccede con la bottiglia: lo fa a casa di amici o parenti (41,8%), al bar, al pub o in birreria (27,4%), in discoteca (13,3%) o per strada, consumando per lo più birra, vino oppure shottini o chupito, i bicchierini di superalcolici venduti a uno o due euro da mandar giù tutto d'un fiato.
Noi genitori che cosa possiamo fare? Primo: non facciamoci travolgere dagli allarmismi e non perdiamo la calma. Secondo: teniamo aperto con i nostri figli una finestra di dialogo su uso dell'alcol, tipo di feste e di amici frequentati, natura del divertimento che gli interessa ma facciamolo sempre, e non la sera che semmai dovessero tornare a casa un po' brilli. Terzo: confrontiamoci con altri genitori che stimiamo e restiamo informati.
Ecco le 9 cose che devi assolutamente sapere su adolescenti e alcol.
1. L'alcol è vietato ai minori?
Sì. In Italia il decreto legge 158 del 2012 vieta la vendita e la somministrazione dell'alcol ai minori di 18 anni. Chi vende ha l'obbligo di chiedere la carta d'identità a meno che «la maggiore età non sia manifesta». Sono previste multe da 250 a 2000mila e la sospensione dell'attività fino a tre mesi. La violazione della legge è dunque quotidiana, diffusa e non sanzionata se è vero che il consumo di alcol tra gli under 18 c'è, è sotto gli occhi di tutti e l'Istat lo rileva a partire dagli 11 anni.
2. Tutti i ragazzi bevono?
No, per fortuna. Secondo gli ultimi dati di Espad®Italia (2014) due milioni di studenti negli ultimi dodici mesi hanno bevuto almeno una volta alcol, il 55% di loro lo ha fatto in occasioni limitate ovvero non più di 10 volte, soprattutto le ragazze (64% contro il 47 dei coetanei). Per l'Istat, sotto i 17 anni il 79,5% non ha toccato un goccio. Esistono gli astemi ed è bene saperlo.
3. I nostri figli bevono più di noi?
No. O meglio non lo sappiamo perché i primi dati comparabili sui consumi della popolazione generale (ISTAT), quindi anche dei giovani, compaiono alla fine degli anni '90.
4. Binge drinking vuol dire ubriacarsi?
Ni. Binge drinking è una unità di misura usata nella ricerca internazionale, vuol dire "abbuffata alcolica" e indica il consumo di 4-6 bicchieri corrispondenti a un'unità alcolica in un tempo limitato. A seconda di età, corporatura, abitudine, cibo e farmaci assunti la quantità di alcol può causare uno stato di ebbrezza che comporta agitazione, confusione, comportamenti alterati.
5. Le ragazze si ubriacano più dei ragazzi?
Sì. Nel senso che a parità di alcol ingerito, la concentrazione nel sangue (alcolemia) delle femmine è 3-4 volte superiore rispetto ai maschi perché, oltre a una minore capacità metabolica, le ragazze hanno massa corporea inferiore, minore percentuale di acqua corporea, veicolo di diffusione dell'etanolo (alcol) nel corpo, e maggiore percentuale di massa grassa, dunque, una maggiore quantità di sostanza arriva direttamente agli organi target, ossia fegato e cervello.
6. Sono aumentati i ricoveri per coma etilico?
Ni. O meglio non esiste una precisa contabilità attuale né una passata per fare un raffronto e quasi sempre viene confuso con l'intossicazione acuta alcolica che, in caso di ricovero, si risolve in12-24 ore senza aiuto di farmaci. Il coma etilico invece è una specifica condizione patologica che si determina quando il tasso alcolemico supera i 4 grammi per litro, prevede ricovero e un preciso protocollo farmacologico.
7. Ci sono dei segnali chiari per capire se mio figlio è in coma etilico?
Sì, ma attenzione a non farsi prendere dal panico. Se si tratta di coma, in ogni caso non arriva all'improvviso ma vi si scivola dentro quando si accumulano una serie di sintomi gravi: respirazione lentissima, al di sotto di otto respiri al minuto, alterazioni cardiache significative, incoscienza, vomito, temperatura del corpo abbassata, zero risposta a qualunque stimolo. MAI sottovalutare questi sintomi.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.gioia.it/idee/scuola-e-figli/news/a604/alcol-ragazzi-cose-da-sapere-genitori/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)