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Ragazzi e smartphone, nove ore al giorno davanti a uno schermo: primi risultati dell'indagine Selfie

Ragazzi e smartphone, nove ore al giorno davanti a uno schermo: primi risultati dell'indagine Selfie

Ragazzi e smartphone, nove ore al giorno davanti a uno schermo

I primi risultati dell’indagine Selfie, che cerca di raccogliere ogni sfaccettatura della vita dei ragazzi, dai social all’alcol, dal gioco al fumo

Tra televisione, smartphone, videogame, chat e internet i ragazzi bergamaschi trascorrono in media 9 ore al giorno davanti allo schermo; le ragazze fanno più spesso un uso problematico dei social media (25,7% contro il 7,7% dei maschi), mentre l’uso problematico di videogiochi è significativamente più diffuso tra i maschi (12,6% contro il 3% delle femmine). Lo dicono alcuni dati del progetto Selfie, un’indagine sugli stili di vita giovanili e sulle dipendenze che nasce dall’esigenza di delineare i comportamenti a rischio dei ragazzi, individuare i fattori di protezione e costruire e proporre percorsi di prevenzione.

Rispetto al pubblico dei giovani (studenti scuola secondaria primo e secondo grado), i dati più recenti relativi al nostro territorio (2021) rivelano un quadro di relativa stabilità della percentuale di ragazzi che giocano d’azzardo, o che risultano essere giocatori a rischio e problematici, ma di diffuse credenze distorte sul gioco e sulle possibilità di trarne guadagno. Per quanto riguarda la dipendenza da fumo, la percentuale di fumatori abituali (40 o più sigarette fumate nella vita) è del 19,1%, la maggioranza maschi. Il consumo di alcolici è ampiamente diffuso (il 35% ha bevuto 20 volte o più, e solo il 16% non ha mai bevuto) e per il 48,9% ha portato ad almeno un’ubriacatura. Lo sport rimane uno dei fattori principali di protezione, le famiglie e gli amici sono un riferimento importante. In allegato i primi risultati dell’indagine Selfie in corso riferiti ad un campione di 1.000 studenti degli istituti superiori partecipanti.

 

Il progetto Selfie è promosso dall’Ambito Territoriale Bergamo, con il Comune di Bergamo capofila, Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo, ITACA Cooperativa sociale, Selfie è un progetto realizzato da Semi di Melo - Centro per la Formazione e la Ricerca sull’Infanzia e l’Adolescenza, a cura di Casa del Giovane di Pavia e Exodus, in collaborazione con l’Università di Pavia. È stato messo a punto un questionario che permette ai ragazzi di descrivere le proprie abitudini e il loro mondo il più possibile fedele alla realtà. Sono stati coinvolti 37 tra istituti superiori, scuole paritarie, istituti comprensivi (17) distribuiti tra Bergamo e la sua provincia, per un totale di circa 17.000 questionari. La compilazione si effettua nel tempo medio di 15/20 minuti, accedendo ad un link web (disponibile da e per una concordata finestra di tempo) che viene fornito al referente scolastico.

Le 65 domande, riconducibili alle seguenti macro-aree di vita: - Socio-Anagrafica: informazioni circa età, genere, nazionalità, situazione scolastica e familiare (impiego dei genitori, stato di famiglia, numero dei suoi componenti - Tempo libero: attività e luoghi preferiti, frequentati oltre la scuola - Smartphone e Social Network: tempo, modalità e ragioni d’utilizzo di tali strumenti di relazione (numero di profili e di contatti posseduti, conosciuti realmente od esclusivamente online, coinvolgimento o conoscenza di fenomeni di utilizzo disfunzionale di tali strumenti) - Budget settimanale: disponibilità ed utilizzo del denaro ricevuto, anche in relazione ad abitudini disfunzionali (consumo di sostanze stupefacenti, alcol, tabacco, gioco d’azzardo) - Gioco d’azzardo: significati e conoscenza indiretta o diretta di tale fenomeno, con attenzione anche agli aspetti sociali - Comportamenti a rischio: coinvolgimento nei principali comportamenti assuntori/disfunzionali, credenze a riguardo, rappresentazione di sé e rapporto con l’altro - Immagine corporea e relazione con il cibo: percezione della propria immagine - Realizzazione di sé: autoriflessione circa i sentimenti sperimentati oggi, e la possibilità di realizzarsi domani nei principali ambiti di vita. L’elaborato, che emergerà con la ricerca, consentirà ai docenti di conoscere meglio chi sta dietro al banco e conseguentemente di comprendere l’orizzonte esistenziale degli alunni a cui è rivolta la lezione. Restituirà ai genitori un’immagine più completa dei propri figli, aiutandoli in questo modo a far crescere armoniosamente la relazione, nel delicato momento adolescenziale. Potrà inoltre diventare un’occasione di confronto con i ragazzi stessi, messi davanti alla propria immagine, come in uno specchio.

(...omissis...)

copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_marzo_11/ragazzi-smartphone-nove-ore-giorno-a-schermo-68110264-a13b-11ec-a587-4d905bf0cebb.shtml

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)