Ragazzo in coma da una settimana
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E' un giovane 25enne di Rosolina. Si era accasciato mentre stava lavorando. Dalle analisi del sangue si è scoperto che aveva preso della cannabis, forse assieme ad altre sostanze. La polizia indaga
Il Resto del Carlino 29 aprile 2009
Un giovane 25enne è in coma da una settimana all'ospedale di Rovigo. E un'ombra cupa di interrogativi, per ora ancora parzialmente insoluti, si addensa sulle cause che hanno portato il giovane nella stanza di rianimazione dell'ospedale Santa Maria della Misericordia.
Un improvviso malore. Tutto è cominciato così, una settimana fa, per il giovane 25enne , originario di Rosolina. Il ragazzo si è improvvisamente accasciato a terra, mentre stava lavorando a Porto Viro. Di professione giardiniere, è stato subito soccorso dai compagni di lavoro. Un giovane sano, anche per via del mestiere all'aria aperta che fa. E che non aveva mai avuto grossi problemi di salute.
I compagni di lavoro hanno subito chiamato il 118. Il giovane, all'arrivo dei sanitari, era già in gravi condizioni. E' stato portato all'ospedale di Porto Viro. Ma i medici si sono subito resi conto che le condizioni in cui versava erano estreme: il ragazzo era in coma. Per questo, a breve distanza di tempo, è stato disposto dai sanitari il ricovero all'ospedale del capoluogo polesano, nel reparto di rianimazione.
Per capire cosa stesse succedendo e diagnosticare un intervento mirato i medici hanno proceduto alle analisi di routine. Anche a quella per accertare se nel suo organismo vi fosse presenza di cannabinoidi. Il giovane è risultato positivo al test. Lo stato di coma cerebrale in cui versa sarebbe peraltro compatibile con l'uso di altre droghe, sostanze che possono danneggiare il cervello a livello neuronale.
E' questo punto che sono scattate una serie di indagini condotte dalla Squadra Mobile di Rovigo, guidata da Leo Sciamanna, indagini coordinate dal pm di turno della Procura rodigina.
Una serie di perquisizioni avrebbero fornito dati che gli investigatori stanno valutando attentamente. L'indagine si avvale anche di una serie di test che, in queste ore, vengono effettuati sia nei laboratori dell'ospedale di Rovigo che in quelli delle forze dell'ordine. Ma, per ora, il riserbo sugli esiti di tali analisi, è totale.
Il giovane 25enne è in ospedale, assistito dai sanitari e dai familiari. Il ragazzo, celibe, vive con i genitori a Rosolina.
Il giovane è in condizioni stazionarie, in coma, ormai da una settimana. Una situazione che potrebbe aver danneggiato irreparabilmente parte delle cellule neuronali del cervello. La prognosi è, ovviamente, riservata.
Alcune droghe prodotte sinteticamente possono causare danni di tipo neuronale. Secondo l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze le droghe sintetiche rimangono al secondo posto tra le sostanze illecite più consumate, dopo la cannabis. Le anfetamine e le metanfetamine, queste le droghe sintetiche più usate in Europa, sono stimolanti del sistema nervoso centrale. Delle due, le anfetamine sono le sostanze di gran lunga più diffuse anche nel nostro Paese, anche se sta aumentando il consumo di metanfetamina, nota anche come ‘ecstasy'. Queste due sostanze sono stimolanti del sistema nervoso centrale, condividono lo stesso meccanismo d'azione. Entrambe vengono consumate perlopiù in polvere, ma non mancano le segnalazioni di consumo di "ice", i granuli cristallini.
Secondo uno studio dell'Osservatorio dipendenze di Bologna negli ultimi tempi si è estesa l'abitudine, da parte di chi assume droga, anche occasionalmente, a sperimentare dei mix. In pratica chi fa uso di cannabis tendenzialmente usa anche alcool e per la maggior parte c'è l'abitudine alla poliassunzione e alla sperimanetazione. In pratica si sperimenterebbero questi mix di sostanze, con esiti imprevedibili per la salute, per provare o alterare stati di coscienza.