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Raggio di vta: il bicchiere che riduce il tasso di alcol nel sangue (?)

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"Raggio di vita": un bicchiere riduce l'alcol nel sangue. L'inventore: "Ma bere poco è sempre meglio"

È un calice come tanti altri. Almeno all'apparenza. Lo si riempie di birra o di un buon vino, lo si fa girare un po' su se stesso e si

degusta. Ma bevuti da quel calice, la birra e i vini "picchiano" un po' meno. Ah sì? Guardi meglio e "scopri" che le linee oblique nel vetro

non sono ornamentali: sono speciali striature; permettono di ridurre l'anidride carbonica, che a sua volta favorisce l'arrivo dell'alcol nel

sangue. Risultato: bere con cautela non fa mai male, però il sistema (brevettato) del bicchiere «Raggio di vita» può aiutare a ridurre i

rischi. Per ora c'è un "piccolo" problema: questi calici si trovano solo nei ristoranti dell'inventore, in provincia di Rovigo e a Ferrara,

ma in futuro non è escluso che possano diffondersi.
L'invenzione è di Gigi Stecca, mastro birraio e gestore del ristorante «Michelangelo Da Vinci» di Villamarzana (RO). Voce potente, accento

veneto fortissimo, espressione gioviale e pancia di tutto rispetto: Gigi Stecca ha un modo di fare molto spontaneo e sa farsi ascoltare: «La

mia filosofia è che non dobbiamo regalare il cervello all'alcol! Perché la vita ha un valore e non si può buttare via. Io non ho avuto morti

ma solo la "sfiga"... di imparare e ora voglio aiutare tutti».
Gazzettadiparma.it ha incontrato Gigi Stecca a Rimini, alla fiera «Sapore», dedicata al mondo della ristorazione. Ai giornalisti

dell'associazione Arga ha mostrato «Raggio di vita» («Ray of life»), il bicchiere che aiuta a ridurre il tasso alcolemico. Si versa la birra,

si agita il bicchiere e nel frattempo i rilievi all'interno del bicchiere frantumano le molecole e disperdono l'anidride carbonica residua.

Si beve e, se proprio non si esagera, a fine serata si può ancora essere in regola con il tasso alcolemico (e salvare se stessi e la

patente). Una dimostrazione con la Polizia stradale, munita di etilometro, ha provato che il sistema funziona. L'effetto di questi calici è

stato studiato dall'Istituto Superiore di Sanità: il tasso di alcol nel sangue scende in media del 37%.
L'idea di «Raggio di vita» è assolutamente condivisibile, per la sicurezza. Diversi modelli sono già stati sviluppati: le righe e le forme

cambiano a seconda che il bicchiere sia da birra, da vino fermo, da spumante... «Raggio di vita» è fra i protagonisti di presentazioni,

anche nelle scuole, per spiegare ai ragazzi come conciliare divertimento e sicurezza. Gigi Stecca fa anche di più: insegna come si fa a bere.

Sì, perché Gigi Stecca spiega che bere poco significa bere meglio: «Siamo tutti più tranquilli, anche noi ristoratori e anche chi vende gli

alcolici». Il mastro birraio rifiuta la sola idea di bere dalla bottiglia: «Porta alla dipendenza», oltre al fatto che degustando la birra

dal bicchiere (qualunque sia) la schiuma fa emergere particolari del sapore che trangugiando dalla bottiglia vengono persi.
Questi calici possono avere un mercato ma per il momento non si trovano altrove che nei locali dell'inventore. Sono allo studio accordi con

un produttore di vetro veneto e una versione in carta, per chi beve sulla spiaggia. Gigi Stecca non lo nasconde: è già pronto alla

«conquista» della Riviera romagnola. E magari in futuro il sistema sarà disponibile un po' per tutti.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)