Rapporto al Parlamento sul consumo di alcool
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Nella sesta Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati, presentata dal Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, emerge che l'Italia è ancora un Paese in cui l'assunzione moderata di alcol e in particolare di vino costituisce un comportamento molto diffuso, socialmente accettato e ben radicato nella tradizione culturale alimentare.
Ma una buona parte della popolazione maschile di età anziana consuma alcolici e soprattutto vino senza rispettare la moderazione richiesta per l'età, non attenendosi alle linee guida proposte dagli organi di tutela della salute.
Inoltre i giovani, anche attraverso i contatti sempre più intensi con gli altri Paesi dell'Europa non mediterranea, stanno adottando modelli di consumo alcolico nuovi e di notevole potenziale di rischio, quali i consumi fuori pasto, i consumi occasionali ad alta intensità (binge drinking), la ricerca dell'ubriachezza.
I giovani italiani consumano alcol per la prima volta ad un'età che è la più bassa in Europa, poco più di 12 anni; e al di sotto dei 13 anni consumano bevande alcoliche con una prevalenza tra le più alte d'Europa.
Nel tempo i giovani consumatori appaiono in costante aumento e fra i giovani al di sotto dell'età legale i consumatori sono più del 17%; la diffusione dei consumi fuori pasto è alta in entrambi i sessi e quella del binge drinking è alta fra i maschi.