Rapporto della Federazione internazionale della Croce Rossa: sono tre milioni i tossicodipendenti affetti da AIDS
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Più di 3 dei 15,9 milioni di consumatori di droghe iniettabili nel mondo si sono ammalati di Aids: a lanciare l'allarme è la
Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa (Ficr) in un rapporto pubblicato oggi.
I tossicomani sieropositivi sono particolarmente numerosi in cinque Paesi: Cina, Malaysia, Russia, Ucraina e Vietnam, secondo
il rapporto diffuso in vista della Giornata mondiale di lotta all'Aids il primo dicembre. Ma la "tendenza è al rialzo" in
Africa, in Medio Oriente, in America latina e nella maggior parte delle regioni dell'Asia, secondo la Ficr la cui sede è a
Ginevra.
In Europa orientale e in Asia centrale, fino al 60% dei consumatori di droghe iniettabili sono contaminati dall'Aids.
Ciò nonostante, in più Paesi di queste regioni, la legge discrimina i tossicomani, li reprime o li esclude, deplora la
Federazione.
La Ficr ritiene che le politiche che ostacolano l'accesso dei tossicomani ai servizi di psicoterapia, di prevenzione e
trattamento, "costituiscono altrettante violazioni dei diritti umani". Secondo il rapporto, un "elemento chiave" per evitare
la la trasmissione dell'Aids nei tossicomani è "la fornitura di un 'luogo sicuro'", come le sale da iniezione che esistono in
Svizzera, nei Paesi Bassi, in Spagna, in Norvegia, in Canada, in Germania, in Australia e in Lussemburgo. "Questo tipo di
programmi, come le sale da iniezione mettono gli ufficiali sanitari in contatto diretto con una comunità normalmente
emarginata", ha commentato Sadia Kaenzig, una portavoce della Federazione.