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Rassegna bibliografica: Adolescenti e dipendenze

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Rassegna bibliografica 2/2011 - Adolescenti e dipendenze
Adolescenti e dipendenze è il percorso tematico del volume 2/2011 della Rassegna bibliografica, appena pubblicato. Patrizia Meringolo,

ordinario di Psicologia di comunità all'Università di Firenze e curatrice dell'approfondimento definisce il problema dipendenza, indaga

motivazioni e stili di vita, analizza il fenomeno e gli interventi. Il volume è completato da un percorso filmografico e da segnalazioni e

proposte di lettura. Partendo dalla definizione terminologica di "dipendenza da sostanze" l'autrice fa una prima distinzione tra uso e

consumo per indicare un comportamento occasionale ed episodico, da abuso o consumo problematico per indicare l'uso costante ed eccessivo con possibili danni per l'individuo. Per quanto riguarda le motivazioni che portano gli adolescenti al consumo di sostanze e, più in generale, a intraprendere comportamenti di sfida verso se stessi e il  mondo, molto è stato scritto. Le spiegazioni ipotizzate vanno da quelle più rigidamente biologiche, per cui esisterebbero caratteristiche predittive del consumo, a quelle psicologiche e psicosociali, correlate alle caratteristiche del singolo e alle relazioni in cui è inserito. Altri elementi sottolineati sono lo stile di vita, il significato attribuito al tempo libero, la cultura di appartenenza, che costruiscono socialmente il significato di divertimento, di piacere, di rischio. Un ambito specifico di riflessione è quello relativo al rapporto tra uso di sostanze e contesti di divertimento in quella che è stata definita la "cultura dello sballo". L'intreccio tra musica, contesti di aggregazione e sostanze determina momenti in cui il consumo ha delle punte particolarmente elevate. Per fronteggiare i gravi rischi di tali comportamenti (anche quelli correlati agli incidenti stradali), oltre agli approcci preventivi e finalizzati all'astinenza, si è sviluppato il modello di "riduzione del danno", che si pone l'obiettivo di limitare al massimo i danni correlati alle sostanze, attraverso l'azione educativa degli operatori di strada presenti con progetti di intervento nei rave, nelle discoteche, nei club. È difficile tracciare il profilo del giovane consumatore e fare una stima su quanti siano i consumatori abituali di sostanze, ma quello che emerge dalle ultime ricerche fatte sul campo è la loro "normalità": ragazzi che durante la settimana studiano o lavorano e che concentrano il consumo nei fine settimana e che percepiscono il rischio come un aspetto positivo correlato al divertimento. Per questo motivo pare importante promuovere interventi di peer education che, basandosi sul ruolo del gruppo dei pari, si pone lo scopo di favorire e accrescere le potenzialità degli individui nel partecipare attivamente alle scelte che riguardano la propria salute.

Il percorso di lettura ripercorre, infine, le tappe legislative di contenimento del fenomeno dagli anni '50 fino ai giorni nostri, mettendo

in evidenza come si sia passati da interventi legati alla repressione e al controllo a interventi di tipo preventivo e riparativo, dalla

nascita dei SerT (servizi tossicodipendenze), alle comunità residenziali per tossicodipendenti, fino all'azzeramento (nella normativa in

vigore) della distinzione tra cosiddette droghe leggere e droghe pesanti. Il percorso filmografico, curato da Fabrizio Colamartino, segue,

attraverso uno studio cronologico dei film che hanno raccontato vicende legate all'uso delle droghe da parte di adolescenti e giovani, la

risposta culturale della società a un problema quanto mai complesso e delicato come quello della tossicodipendenza. A tale scopo vengono

messi in relazione la diffusione e il consumo delle varie sostanze stupefacenti attraverso i decenni con i generi cinematografici, le

soluzioni narrative e stilistiche, le modalità produttive adottate dal cinema per documentare, rappresentare, denunciare il fenomeno. A

emergere è una filmografia che ha contribuito inevitabilmente a creare un immaginario giovanile su un tema quanto mai ricco e affascinante,

di certo segnato da ambiguità e compromessi, ma comunque indicativo di quanta parte abbia nella vita culturale e sociale degli adolescenti e

dei ragazzi la ricerca di una propria identità all'interno di dimensioni altre rispetto a quella "normale", proposta da un mondo adulto

spesso incapace di comunicare con i più giovani e di proporre vere alternative alla sottocultura dello sballo. A chiudere il volume la

consueta e corposa rassegna di segnalazioni bibliografiche e una selezione di articoli dalle riviste internazionali. (mf/red)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)