Ravenna: divieti sull'alcol, a rischio perfino le sagre di paese
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La Festa della birra senza birra? Sembra paradossale, ma e' questo il rischio che si corre se non verra' corretto l'ultimo disegno di legge in materia di somministrazione di bevande alcoliche approvato in giugno. A chiedere a gran voce l'emendamento sono i venditori ambulanti della Confesercenti. A livello locale la Confesercenti ha incontrato il parlamentare della Lega Nord, Gianluca Pini, che ha gia' pronto un ordine del giorno ad hoc.
"Si e' impegnato a raccordarsi col nostro sindacato e a tenerci informati circa l'evoluzione della normativa- fa sapere il segretario provinciale dell'Anva (Associazione nazionale venditori ambulanti) di Ravenna, Federico Guardenghi- Lo ringraziamo per la disponibilita' e l'impegno".
Per l'Anva il divieto di vendere o somministrare ogni tipo di bevanda alcolica (vino e birra inclusi) nelle aree pubbliche, anche mediante distributori automatici, e' cosi' severo da "mettere a rischio la sopravvivenza di molte attivita'" che campano con fiere, sagre e feste paesane. Anche perche' le sanzioni sono elevatissime: si parla di multe fino a 30 mila euro. "Assurdo- sostiene Guardenghi- perche' applica criteri fortemente discriminanti sulla base della tipologia autorizzativa e non dell'interesse generale".