Reggio Emilia: oltre 12mila i gioco-dipendenti
Reggio Emilia: oltre 12mila i gioco-dipendenti
I reggiani hanno speso 430 milioni nel 2009 e il trend è in crescita. Parte la campagna d'informazione promossa da Provincia
e Associazione Papa Giovanni XXIII
di Roberto Fontanili
REGGIO. Alla fine vince sempre lo «Stato biscazziere» che incamera quasi il 25%. Ogni anno nella nostra provincia l'Erario
incassa quasi 100 milioni di euro, mentre l'a ltra faccia della moneta, è fatta dalle centinaia di persone che si rovinano
finendo nella morsa degli usurai.
E' il 3,1% della popolazione sopra i 15 anni che si rovina finendo nella morsa degli usurai ma anche compromettono gli
affetti, per diventare «gioco-dipendenti». Dal 2000 a oggi, sono stati oltre 500 i giocatori che hanno fatto ricorso
all'aiuto dell'Associazione Papa Giovanni XXIII per essere «disintossicati».
Il gioco d'azzardo è uno dei primati negativi del nostro paese. La raccolta, nel 2009 è stata di 54.4 miliardi e nel 2010
arriverà a 60 miliardi. Reggio, secondo il Censis, con 976 euro l'anno si colloca ai primi posti in Regione e lo scorso anno
i reggiani hanno speso al gioco 430 milioni, che diverranno 470 a fine 2010 (+16%).
Una dipendenza che dagli uomini si sta allargando alle donne e soprattutto ai giovanissimi con i giochi on line come il
videopoker o tutti quelli che si possono affrontare seduti davanti al computer. Da soli. Il gioco ha infatti perso la sua
funzione di socializzazione per diventare un rischioso solitario.
Bastano poche cifre per comprendere che il gioco d'azzardo, il particolare quello con le slot machine (da sole ingoiano il
50% delle giocate), seguito dal lotto e dalle lotterie istantanee (gratta e vinci nelle diverse formule), è diventato una
piaga sociale. «L'arrivo della crisi, ha finito per incentivare il gioco d'azzardo, come scorciatoia per risolvere i problemi
e chi meno soldi ha, più gioca» ha detto ieri Matteo Iori, presidente dell'A ssociazione Papa Giovanni XXIII nel presentare,
con l'assessore provinciale alla Sicurezza sociale Marco Fantini, la campagna di sensibilizzazione e informazione: «Chi vince
è sempre il banco». La prima del genere promossa da una Istituzione locale, nel corso della quale oltre ai cartelli su 4
autobus Act, e alla distribuzione di un pieghevole e di un portamonete, sono previsti incontri, iniziative e la presenza di
testimonial. Il primo evento il 26 giugno, in occasione della Giornata mondiale contro le droghe. Perché di droga si tratta.
Con il gioco, che spesso si lega con l'usura e la malavita.
Presto arriverà un altro nuovo gioco (ora siamo a 22 ammessi). «Si tratta delle video lottery - spiega Matteo Iori -
autorizzate dal Governo con il Decreto per l'Abruzzo e di cui ne sono già state ordinate 56.400, che troveranno posto in sale
giochi e bar e che promettono una vincita di 500mila euro». E' cambiata anche la pubblicità, che promette comunque una
vincita facile, quando invece, la probabilità matematica di fare "6" con una giocata è 1 su 662 milioni. «Ancora più subdolo
- dice ancora Iori - quello che succede in internet, con siti che incitano a giocare e a invitare amici a farlo, regalando 20
euro».
«Vogliamo solo informare - ha concluso l'assessore Fantini - a favore di un gioco responsabile. Se riuscissimo a far calare
le giocate dell'1%, tratterremmo a Reggio 2-3 milioni di euro. Sarebbe una buona misura anticrisi per chi butta via anche 600
euro al mese».