Regione Calabria: campagna Contr-Addiction
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Avvenuta questa mattina, nella sala concerti di palazzo De Nobili, la campagna di contrasto all'uso della cocaina inserita nel progetto ''Contr-Addiction', voluto dall'assessorato alle Politiche Sociali del Comune e finanziato dalla Regione Calabria ai sensi della legge 45/99.
L'occasione è stata anche utile per fare un primo bilancio del progetto triennale, portato avanti dal Centro di solidarietà calabrese, a conclusione del primo anno di attività. ''L'Amministrazione - ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Nicola Sabatino Ventura - ha voluto con forza realizzare questo intervento di prevenzione, formazione e recupero in quanto il fenomeno della diffusione della cocaina, in particolare tra i giovani, sta assumendo sempre più dimensioni preoccupanti. Il progetto, finanziato con cinquantamila euro, è stato affidato al Centro di solidarietà calabrese perché negli anni questa struttura - ha proseguito - ha raggiunto risultati davvero importanti, a conferma della capacità e dell'impegno profuso dagli operatori. Ritengo fondamentale la campagna di prevenzione che comincerà da oggi e ho condiviso l'idea dei canotti sistemati in diversi angoli della città. Una stravaganza che ha suscitato la curiosità di tantissimi cittadini ai quali oggi spieghiamo che i canotti sono un simbolo, rappresentando una via d'uscita dalla droga'. L'Assessore ha anche ringraziato la funzionaria Rosanna Oliverio e la dott.ssa Serena Procopio, operatori del settore che hanno lavorato sul progetto presenti alla conferenza.
E' stato don Mimmo Battaglia a chiarire perché, in questo particolare momento storico, un progetto di prevenzione sull'uso della cocaina diventa importante: ''Non si tratta più di fare differenze tra droghe leggere e pesanti - ha detto - perché il mercato è in forte espansione e ciò che conta è solo vendere. Proprio per questo - ha proseguito - la distribuzione di quella che si può definire ''petrolio bianco' è immediata e capillare'. Battaglia ha quindi snocciolato una serie di dati che avvalorano l'emergenza: ''In Italia i consumatori occasionali, dal 2001 a oggi sono passati da 400mila a un milione, quelli abituali sono 300mila e il dato è rimasto invariato. A fare uso di cocaina sono soprattutto i giovani da 15 a 35 anni ma sono decuplicati i consumatori tra i 35 e i 44 anni. Per quanto riguarda Catanzaro, i dati del Sert, sempre rispetto al 2001, mostrano un aumento di casi del 21% e anche gli screening relativi agli utenti del Centro di solidarietà rivelano che l'80% ha provato la cocaina. Inoltre - ha aggiunto - sono sempre in aumento gli adolescenti che, a causa dell'uso di queste sostanze, manifestano disturbi mentali'. Per quanto riguarda la campagna di prevenzione, don Mimmo Battaglia ha spiegato che sarà attuata con strumenti facilmente comprensibili: manifesti murari, spot radiofonici e televisivi, gadget su cui campeggia bene in vista la scritta ''Contr-addiction' che, in inglese, significa ''contro la dipendenza'.
E' toccato ad Andrea Barbuto, responsabile del centro studi del Centro di solidarietà, spiegare nel dettaglio il progetto. ''Nel corso del primo anno che si è appena concluso - ha affermato - abbiamo animato dei workshop ai quali hanno partecipato cinquanta operatori sia del pubblico che del privato. Inoltre, è stata messa a punto, la campagna di comunicazione che parte oggi e abbiamo realizzato incontri formativi con gli studenti di alcuni istituti scolastici cittadini'. Per il secondo e terzo anno è prevista la creazione di punti di ascolto-informativi itineranti e sarà attivato un numero telefonico (0961769720) per soggetti consumatori di cocaina che non chiedono il trattamento pubblico/privato e che vogliono conservare l'anonimato. In più sarà realizzato un corso di alta formazione sulle nuove terapie farmacologiche e psicoterapeutiche per chi fa abuso di cocaina.
All'incontro ha partecipato anche il dottore Bernardo Grande del Sert di Catanzaro il quale ha ribadito la preoccupazione per il fenomeno di diffusione della cocaina in età adolescenziale e pre adolescenziale. ''Questo perché - ha detto - non si parla più del costo di una dose ma ognuno ne può acquistare per quanto è nella sua disponibilità economica'.