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Regione Veneto: dati del Dipartimento delle Dipendenze dalla Ulss 20

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L'alcol brucia famiglie I figli, le prime vittime

Alcolismo tra gli adulti: una emergenza che riguarda molte famiglie e ricade su tanti giovani «Tornare a casa da scuola e trovarlo già alterato era un tormento che mi faceva torcere lo stomaco e squagliare i pensieri», racconta Fulvia, che per anni ha dovuto convivere con il padre alcolista. E poi ci sono due fratelli, Donatella e Renzo, che si sono ritrovati a dover crescere per forza, imparando a gestire una pesante situazione familiare, dove dovevano essere loro a prendere le decisioni in casa, perchè i loro genitori non erano in grado di farlo. Le storie di Fulvia, Donatella e Renzo sono simili a centinaia di altre, più comuni e diffuse di quanto si possa pensare. «La maggior parte degli utenti in carico per problemi con l'alcol ha figli. L'età media di queste persone è più alta rispetto a quella degli utenti con problemi di tossicodipendenza», spiega Maurizio Gomma, responsabile del Dipartimento Dipendenze dell'Ulss 20. «Tra figli, coniuge e genitori si può stimare che nel territorio dell'Ulss 20 siano coinvolte in queste situazioni circa 4-5mila persone». I conti sono presto fatti. «Secondo l'ultimo rapporto, appena uscito, le persone alcol-dipendenti in carico al nostro Dipartimento nel 2011 sono state 1.085, gestite attraverso il servizio ambulatoriale, gruppi di auto-aiuto o entrambi», prosegue Gomma. «Inoltre, il reparto di degenza all'ospedale di Marzana ha ospitato 112 pazienti, mentre quelli inseriti in comunità terapeutiche sul territorio sono stati 60». Ma quand'è che un figlio si rende conto che il genitore ha problemi con l'alcol? «Generalmente chi si rivolge a noi ci spiega di aver sempre visto bere il padre, o la madre, fin da quando era piccolo, ma la consapevolezza della gravità della situazione si sviluppa dopo qualche tempo», prosegue Gomma. «Nella maggior parte dei casi, ciò avviene dopo episodi particolari, come un incidente con l'auto o una discussione violenta». I figli di alcolisti tendono a risentire delle mancanze da parte del genitore per tutta la loro vita: da piccoli possono sentirsi abbandonati, in seguito si trovano spesso investiti di un carico di responsabilità troppo grande per la loro età, privati dei momenti sereni che dovrebbero caratterizzare l'infanzia e l'adolescenza. «Questo può scatenare nel ragazzo un forte senso di rabbia nei confronti del genitore», spiega il responsabile della struttura di Marzana, Gian Paolo Brunetto, «o può portare all'effetto opposto, instaurando un pericoloso processo di coalizione con il genitore alcolista, e negando il problema». Anche a loro è dedicata l'attività delle due unità di Alcologia del Dipartimento Dipendenze Ulss 20, di Marzana e di Soave (SerD 3) , in particolare i servizi di consulenza e assistenza. «Quando una persona ha problemi alcolcorrelati, la questione riguarda tutta la famiglia, non è appannaggio del singolo individuo».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)