338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Regno Unito capitale delle dipendenze

cufrad news alcologia alcol alcolismo REgno Unito capitale delle dipendenze

Regno Unito capitale delle dipendenze
Il fenomeno spiegato da John Marsden e Morgan Evans


Sara Delgrossi


Secondo un recente studio del Centro per la Giustizia sociale - fondato dal Segretario per il lavoro e le pensioni Ian Duncan Smith- il Regno Unito sarebbe la capitale europea delle dipendenze e l'abuso di alcool e stupefacenti costerebbe al paese oltre 36 miliardi all'anno, rispettivamente 21 per l'alcool e 15 per la droga.


Il rapporto pubblicato dal thinktank inglese in settimana, intitolato 'No quick fix', mostra dati allarmanti: l'Inghilterra ha il numero di tossicodipendenti più alto d'Europa, mentre un ragazzo su 12 dichiara di fare uso di stupefacenti, un adulto su 4 beve a livelli dannosi e uno su 20 è totalmente dipendente.

 

Secondo il CSJ, il Paese sta vivendo una vera e propria epidemia alcolica, che lo colloca al secondo posto per consumo di alcolici tra gli uomini e al primo per le donne. I ricoveri dovuti ad abuso di alcool sono raddoppiati in meno di un decennio ovunque, mentre in alcune aree del paese sono aumentati addirittura del 40% dal 2010. 26 dei 30 comuni più colpiti dal problema dell'abuso di sostanze sarebbero nel Nord del Paese.


"Le usanze culturali di questo paese sono cambiate" , ci spiega John Marsden, psicologo del King's College di Londra e esperto di dipendenze, "e hanno creato l'abitudine di ubriacarsi, in particolare di giovedì e venerdì sera. Bere velocemente fino all'intossicazione è diventata la norma per alcuni gruppi sociali e il fatto che l'alcool oggi sia economico e ci siano numerose promozioni (come l'happy hour) e supermercati che lo vendono a prezzi imbattibili ha facilitato e reso possibile questa tendenza. Il consumo di alcolici è raddoppiato nel corso di una sola generazione nel Regno Unito, come conseguenza dell'aumento dei redditi e di uno stile di vita e di lavoro più stressante che in passato".


Il report del CSJ mostra come il Regno Unito, inoltre, abbia il maggior numero di dipendenza da oppiacei (eroina e simili) in Europa e il più lungo utilizzo di amfetamine, cocaina ed ecstasy.


Sempre più diffuse sono le droghe legali, le cosiddette 'nuove sostanze psicoattive', che prendono spesso il posto degli stupefacenti tradizionali. Nell'ultimo anno sarebbero morte 52 persone dopo aver assunto sostanze legali, quasi il doppio rispetto ai 12 mesi precedenti.


«Il problema delle dipendenze danneggia l'economia del Paese», ha spiegato Christian Guy, direttore del CSJ «ma ciò che preoccupa maggiormente sono le sue conseguenze umane. L'abuso di alcool e droga alimenta la povertà e la privazione, porta alla disgregazione del nucleo familiare, fa sì che i bambini vengano trascurati, aumenta le percentuali di crimini, debiti, disoccupazione e senzatetto. Dall'impatto che ha sui bambini a quello sui pensionati, la dipendenza distrugge vite, spezza famiglie e alimenta la disgregazione sociale rovinando intere comunità».


Ad utilizzare le nuove droghe sono soprattutto i giovani: le ha provate un under 24 su 12, la percentuale più alta d'Europa che da sola rappresenta un quarto del totale europeo. Nel 2011/12, inoltre, sono state ricoverate quasi 6.500 persone in seguito all'uso di NSP, il 39% in più rispetto al 2006.


Per contrastare la diffusione di questo tipo di sostanze, negli ultimi due anni il governo ha messo al bando 15 sostante 'legali', ma soltanto nell'ultimo anno ne sono arrivate oltre Manica altre 300 nuove.


Anche nel caso dell'alcool, i giovani inglesi sono i primi consumatori d'Europa e i morti legati all'abuso di alcolici sono migliaia ogni anno, i ricoveri più di un milione.


"I rischi fisici e psicologici legati al consumo di alcool", ci spiega Morgan Evans del Royal College of Physicians "sono molto più dannosi per i ragazzi che per gli adulti. Nel Regno Unito il consumo di alcool tra i quindicenni è molto più elevato della media europea. A bere sono soprattutto i ragazzi del Galles, dove vengono riportati elevatissimi livelli di consumo di alcolici già fra i tredicenni. La pubblicità dei prodotti alcolici gioca un ruolo chiave: in Inghilterra essa è ovunque, in tv, sui manifesti, ai festival musicali, su internet. I ragazzi la vedono ed è provato che essa li incoraggi a bere. Lo stesso meccanismo è quello dell'alcool a basso costo. Attira i ragazzi e li spinge a comprarlo".


Anche percentuali sempre più elevate di adulti, però, sviluppano dipendenza da alcolici, alimentando una spirale di deprivazione sociale difficile da estirpare.


"L'alcool oggi è qualcosa di scontato nel Regno Unito", continua Morgan Evans del Royal College of Physicians "È facile procurarselo, sempre più economico, pubblicizzato ovunque e accettato dalla società come parte integrale della vita quotidiana. Ogni anno nel Regno Unito registriamo migliaia di morti e oltre un milione di ricoveri ospedalieri collegati all'abuso di alcool. Il 44% dei crimini violenti in questo Paese viene compiuto sotto l'influenza di un alcolico e lo stesso accade con il 37% delle violenze domestiche. Un quinto di tutti i crimini violenti si svolge vicino a pub e discoteche e il 45% degli adulti dichiara di evitare i centri città di notte per paura di chi è ubriaco. Il costo personale, sociale ed economico dell'alcool è stato stimato di oltre 55 miliardi solo per l'Inghilterra e il suo impatto sulla società è sconfinato".


Una parte consistente del commercio di alcolici e stupefacenti, inoltre, avviene online. Secondo il CSJ, la Gran Bretagna sarebbe diventata il centro del traffico online di droghe legali (come Salvia o Green Rolex), ordinate via internet e spedite comodamente a domicilio. Inoltre, in rete si possono comprare tranquillamente anche droghe di prima classe come l'eroina, la cocaina e il crack. La consegna avviene tramite il servizio postale, che diventa così un involontario corriere della droga.


"Il traffico di droga tramite la rete è un problema serio in questo Paese", ci spiega John Marsden, del King's College di Londra, "Il Governo non può controllare il web in modo efficace, per cui il rischio della distribuzione di droghe sintetiche tramite carta di credito o transazioni monetarie - poi spedite tramite il servizio postale - è reale ed è un problema contemporaneo che tocca molte nazioni".


Un ulteriore problema è quello del supporto a chi decide di smettere l'uso di stupefacenti, che secondo il rapporto del CSJ non è adeguato: oltre 40.000 persone dipendenti da eroina sono state ricoverate e poste sotto metadone - un sostituto dell'eroina usato per iniziare la disintossicazione - e lasciate in questo stato per oltre 4 anni, mentre uno su 25 ci resta per oltre 10 anni.


"Il metadone può essere un modo per stabilizzare i tossicodipendenti", spiega Christian Guy, "ma abbiamo le prove che venga usato per mascherare il problema. Un elevato numero di tossicodipendenti viene lasciato dipendente dal metadone - pagato dallo stato - e dimenticato"


La sfida dei Governi è sempre quella di trovare sistemi efficaci di prevenzione per limitare il consumo di alcool e droghe in tutte le fasce sociali.


"A marzo di quest'anno", conclude Morgan Evans, "L'associazione Alcohol Health Alliance UK ha elaborato dieci raccomandazioni che aiuterebbero i governi a ridurre l'abuso di alcool in GB. Tra gli alti, essi includono un prezzo minimo di 50 pence per ogni unità alcolica, l'introduzione di un'etichetta che segnali gli effetti dannosi dell'alcool, la limitazione della vendita nei supermercati ad alcuni orari specifici, una tassa sull'acquisto di alcolici, la revisione della legge sulla concessione delle licenze, la messa al bando di tutte le pubblicità di prodotto alcolici e l'abbassamento del limite legale di concentrazione di alcool nel sangue per i guidatori a 50 mg ogni 100 ml".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)