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Repubblica ceca: alcol killer, nuove scoperte

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Alcol killer, nuove scoperte


I leader della polizia hanno annunciato che le indagini riguardanti l'alcool al metanolo hanno condotto a scoperte importanti, portando le forze dell'ordine molto vicine ai distributori originari dell'alcol avvelenato: personaggi ben consci di produrre "cocktail letali" e che ora, una volta catturati, rischiano fino a 20 anni di carcere o addirittura una pena speciale.


"Sappiamo da dove proviene l'alcool avvelenato e chi lo ha messo sul mercato. Sappiamo chi inventato questo mix e chi ha fornito la materia prima. Stimiamo infine che siano stati messi in circolazione fino a 15.000 litri di alcol nocino", ha detto il capo della polizia Martin Cervícek, il quale ha poi asserito che due teryi di tale quantitativo è già nelle mani della polizia.


Il procuratore Roman Kafka, supervisore al caso, ha aggiunto che gli investigatori si preparano a catturare i due principali sospettati, il cui nome viene naturalmente mantenuto anonimo. Uno degli uomini è accusato direttamente della produzione e distribuzione del materiale, l'altro di aver fornito il materiale scadente ed aver partecipato alla produzione.


Ciò nonostante è abbastanza facile ipotizzare si tratti di chi ha rifornito gli imprenditori Rudolf Fian di Ostrava e Tomas Krepela di Ritka u Prahy, ovvero i principali distributori di alcol avvelenato, arrestati la scorsa settimana.


"Alla fine del mese di agosto queste persone hanno prodotto e messo in circolazione tonnellate di miscela contaminata. Sapeva che questo co
mposto può mettere in pericolo la salute e la vita", ha detto Kafka. A quanto pare per mero scopo di lucro.

Queste rivelazioni ovviamente rincuorano sia l'autorità che la popolazione, che già vocifera di una possibile fine del proibizionismo. Il Ministro dell'Agricoltura Petr Bendl ha informato la Commissione europea, sul fatto che il governo si riunirà quest'oggi per deciderela fine del proibizionismo. Si spera infatti di ridurre il divieto e di poter dare il via libera all'esportazione in Slovacchia e Polonia.


Secondo la polizia l'alcool è stato prodotto e messo in circolazione da una ditta di Opava e successivamente, con l'introduzione delle misure restrittive, è finito anche sul mercato nero.


La polizia sinora ha arrestato ben 42 persone, sinora soltanto per distribuzione colposa di materie nocive, ed ora si spera di arrivare a chi ha architettato il piano. In tal caso, nuovi interrogatori chiariranno il ruolo ricoperto da ognuno degli arrestati, ruolo che può essere molto più ambiguo di quello ritenuto sinora.


Tiziano Marasco


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)