338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Repubblica Ceca: i provvedimenti serviranno a debellare il fenomeno degli alcolici contraffatti?

cufrad news alcologia alcol alcolismo Repubblica Ceca: i provvedimenti serviranno a debellare il fenomeno degli alcolici contraffatti?


Alcol letale diventa illegale
di Valentina Marino


Sono già venti le persone morte nelle ultime settimane in Repubblica Ceca dopo avere bevuto alcolici contraffatti. Un vero e proprio allarme sociale che ha spinto il Ministro della Salute del paese dell'est ha scegliere la linea del proibizionismo per combattere il fenomeno. È stato infatti introdotto in tutta la nazione il divieto assoluto di vendere bevande con una gradazione alcolica superiore a 20°.


Un provvedimento che per quanto giustificato da un'emergenza rischia di fare un buco nell'acqua. Per due semplici ragioni. In primis perché guarda al dito piuttosto che alla luna. Visto che in quello che è uno dei principali consumatori al mondo di alcolici, i controlli governativi sulla qualità di questi prodotti sono blandi se non pressoché assenti. Come conferma il fatto che non sono poche le case produttrici che anziché utilizzare il metanolo "da cucina", impiegano ingredienti molto meno costosi ma dannosi, se non letali, per la salute dei consumatori (come ad esempio i liquidi utilizzati per il raffreddamento). Insomma, come ha dichiarato in una recente Jiri Pehe, consulente sulle questioni sanitarie dell'ex Presidente Vaclav Havel, la principale causa di quella che potrebbe trasformarsi in un'epidemia nazionale è da ricercare proprio nella carenza di norme, e nella scarsa applicazione di quelle in vigore sui controlli di qualità delle bevande alcoliche.


Non solo. E qui arriviamo la secondo punto. A ben guardare il provvedimento fortemente voluto dal Ministro della Salute ceco non solo rischia di fare un buco nell'acqua, ma anche di complicare il quadro di un'emergenza di per sé complessa. Favorendo il proliferare di un mercato nero di questi prodotti, per definizione incontrollabile, con pesanti conseguenze sull'economia ed evidentemente sulla salute dei cittadini. Uno scenario da scongiurare che rischia, però, di tradursi quanto prima in realtà come conferma la lunga e fallimentare storia del proibizionismo in tutto il mondo, soprattutto quello a stelle e strisce.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)