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Vodka killer, dodici morti

Assume i connotati di una strage il bilancio delle vittime della vodka al metanolo nella Repubblica Ceca, dove una partita di alcolici adulterati ha causato in questi giorni - stando all’ultimo bollettino aggiornato a oggi - un totale di 12 morti e una ventina di intossicati.

Fra le persone coinvolte, alcune sono tuttora ricoverate in ospedale in coma farmacologico. Mentre il Ministero di Sanità ha annunciato l’avvio di controlli a tappeto - in tutto il Paese - in ristoranti, cantine, osterie ed esercizi commerciali.

I canali di produzione e distribuzione della vodka killer non risultano essere stati ancora individuati con esattezza, ma la polizia - assicurano le autorità - è impegnata in forze nelle indagini. La vicenda, che ha gettato nello sgomento un Paese nel quale il consumo di alcolici è tradizionalmente diffuso ed elevato, è stata al centro oggi di una riunione ad hoc dell’esecutivo a Praga.

Secondo una mappa pubblicata dai media, le zone maggiormente colpite sono quelle della Moravia del nord e del sud: in particolare le città di Ostrava e Havirov, Prerov, Zlin e Znojmo. Tutte le persone intossicate hanno mostrato nei test alti valori di metanolo nel sangue.

In base a stime recenti, il flagello dei superalcolici illegali rappresenta un quarto di tutta la produzione di settore nella Repubblica ceca. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, il Paese è al secondo posto in Europa (ex Urss compresa) per tasso di consumo pro-capite di alcol tra gli adulti, preceduto dalla sola Moldavia.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)