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"Residenzialità alcologica nella cura e nella riabilitazione": le conclusioni del convegno di Senigallia

"Residenzialità alcologica nella cura e nella riabilitazione": le conclusioni del convegno di Senigallia

Si è concluso con successo sabato 2 ottobre, il convegno "La residenzialità alcologica nella cura e nella riabilitazione",

fortemente voluto dalla neonata Associazione Corral (Coordinamento delle riabilitazioni residenziali alcologiche) e dalla

casa di cura Villa Silvia con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona e Comune di Senigallia.
Il convegno ha rappresentato un'occasione di confronto tra gli operatori, le istituzioni e la cittadinanza su un tema di

scottante attualità: l'abuso di alcool e soprattutto la possibilità di guarigione, che si raggiunge solo attraverso la

cooperazione di strutture specializzate pubbliche e private e che coinvolge non solo il paziente ma anche l'ambiente sociale

e affettivo che lo circonda. Il convegno ha permesso di individuare per la prima volta le caratteristiche socio-demografiche,

oltre che clinico-psicologiche, delle persone che si rivolgono ai centri di cura specializzati per la cura delle dipendenze

da alcool. Dall'analisi dei primi dati raccolti sul campo risulta che l'abuso di alcool è più diffuso nei maschi (2/3 del

campione analizzato) che nelle femmine. Differenze di genere si ritrovano anche per quanto riguarda il grado di istruzione:

la maggior parte delle donne ha un grado di istruzione medio superiore, mentre la maggior parte degli uomini possiede un

grado di istruzione inferiore.
E' interessante rilevare poi come l'abuso di alcool tra il genere femminile sia più diffuso tra le casalinghe, mentre tra gli

uomini risultano più esposti coloro che hanno un lavoro stabile. Il 90% dei pazienti che giunge a strutture per

disintossicarsi proviene da una situazione di abuso o dipendenza da alcool, la cui frequenza è nel 60% dei casi superiore a

10 anni; inoltre spesso l'alcolismo è associato ad altri abusi, in particolare di sostanze stupefacenti. Le statistiche

ufficiali del Ministero della Salute rilevano inoltre un abbassamento dell'età media nel consumo di alcolici, unita al

notevole incremento del numero degli alcol-dipendenti: nel periodo 1996-2002 si è registrato un aumento del 109% tra i maschi

e del 100% tra le femmine. Questi dati mettono in evidenza come l'abuso di alcool sia un problema di grande rilievo sociale

oltre che medico.
"L'alcolismo - afferma il dottor Aliotta, fondatore della Casa di Cura Villa Silvia - è una patologia della motivazione e

della scelta, una vera e propria incapacità di capire e mettere in atto i comportamenti utili, dovuta alle modificazioni

indotte dall'alcool sul nostro cervello, talvolta irreversibili, spesso basate su vulnerabilità già esistenti". Il percorso

che porta alla guarigione dall'abuso di alcool è lungo e soprattutto necessita del supporto familiare e di strutture adeguate

in grado di aiutare il paziente anche nella difficile fase del reinserimento sociale. In questo senso è auspicabile che si

attui quanto stabilito dalla legge 125 del 2001, ossia la predisposizione di strutture sanitarie focalizzate sul percorso

riabilitativo degli alcolisti.
da Casa di cura Villa Silvia
www.villasilvia.com