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Respiratory medicine: narghilè, più pericoloso delle sigarette

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Narghilè, più pericoloso delle sigarette

Il fumo di narghilè, descritto come più gradevole rispetto a quello di tabacco grazie all’impiego di aromi, in realtà risulta essere molto pericoloso. È quanto emerge da una rassegna della letteratura scientifica condotta presso l’Universidad Anahuac di Huixquilucan (Messico)e pubblicata sulla rivista Respiratory Medicine.


L’uso del narghilè è piuttosto diffuso sia in Europa che in America, è quasi sempre utilizzato per fumare tabacco e, come tale, comporta molti dei pericoli insiti nel fumo di sigaretta, a partire dalla dipendenza. La revisione scientifica ha esaminato numerosi studi sui danni alla salute derivanti dall’utilizzo frequente del narghilè.

Nelle urine di consumatori quotidiani, ad esempio, sono stati rintracciati livelli di nicotina equivalenti a quelli di una persona che fuma 10 sigarette al giorno e sufficienti ad instaurare una dipendenza.
In letteratura il narghilè è considerato un fattore di rischio per diverse patologie come bronchite cronica, differenti tipologie di cancro, alterazioni emodinamiche, malattie vascolari, malattie infettive. Infatti, la condivisione del narghilè favorisce la trasmissione di herpes ed epatite C. Inoltre, il fumo di narghilè contiene diverse sostanze tossiche assunte dai fumatori attivi, ma anche da quelli passivi.

Considerato che, in media, si impiegano 20/80 minuti per fumare il narghilè, l’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che un fumatore può inalare in una sola volta una quantità di fumo pari a quella inalata fumando 100 sigarette.
 
http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3037


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)