Resveratrolo e proprietà antiossidanti
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Un bicchiere di vino, naturalmente di quello buono, fa buon sangue. E la notizia di questi giorni, che il mangiare uva nera e bere un ottimo vino rosso aiuta a combattere l'influenza suina capita, come si suole dire, a fagiolo in un territorio come il Sannio, definito la vigna della Campania, nel quale l'uva e il vino sono di casa. Oltre alla tradizione orale, la lettura di pubblicazioni scientifiche confermano i benefici salutari di un buon bicchiere di vino che accompagni un piacevole pasto preparato con prodotti genuini della nostra terra. Lo hanno sempre bevuto gli abitanti del Sannio, naturalmente in modiche quantità per il contenuto in alcool, pur non sapendo che nel vino rosso è presente il trasveratrolo, una sostanza antiossidante dal nome difficilmente ripetibile che pare dia filo da torcere al virus dell'influenza suina perché combatte i radicali liberi e rinforza il sistema immunitario del nostro corpo continuamente stressato dai ritmi e dalle preoccupazioni della vita attuale. Questo benedetto trasveratrolo è presente in maggiore quantità nell'uva rossa e precisamente nella buccia e nei semi e in quantità minore nel vino. Evidentemente lo intuivano bene anche i contadini di qualche decina di anni fa, ai tempi della mancanza di frigoriferi, dei supermercati e dell'assenza del commercio globale, che appendevano a pertiche trasversali in casa con spaghi pigne di uva da mangiare qualche mese più tardi. Comunque oggi è quasi sempre possibile trovare uva e sicuramente avere a disposizione vino locale prodotto dalle cooperative e dalle aziende vitivinicole sannite