Rimini: "Notti sicure", ma da settembre
Rimini: "Notti sicure", ma da settembre
Rinviato il progetto che frena il consumo di bevande alcoliche negli spazi pubblici e che proibisce bevande in bottiglia dopo
le 22. L'opposizione: "Il Comune tentenna"
RIMINI - Se a Rimini si rinvia la stretta sul consumo di bevande alcoliche alla fine della stagione estiva, nel riminese si
passa dalle parole ai fatti. Il Comune di Misano Adriatico, infatti, ha emesso ieri l'ordinanza (approvata all'unanimità in
Consiglio comunale) che vieta la vendita da asporto, la somministrazione, la detenzione e il consumo di alcolici ai minori
dei 16 anni in tutti gli esercizi commerciali del territorio comunale. Le sanzioni arrivano fino a 166 euro per i venditori e
fino a 120 euro per gli acquirenti.
Nel capoluogo, invece, il progetto "Notti sicure", promosso dalla federazione Fipe-Confcommercio per un giro di vite contro
tutte le attività commerciali che non siano pubblici esercizi in senso stretto, è stato rinviato a settembre. Di fronte alle
sollecitazioni della categoria (tra le altre il divieto di consumare alcolici in tutti gli spazi pubblici, lo stop dalle 22
alle bevande alcoliche in bottiglia, lo stop ai distributori automatici) il vicesindaco Antonio Gamberini ha chiesto tempo.
Chi parla di un'amministrazione che in citta' "tentenna" è il Pdl. Eraldo Giudici, consigliere comunale dei Popolari
Liberali, dice che "il Comune di Rimini 'nicchia' nell'assumere provvedimenti per contenere il consumo di alcol specie da
parte di minori dei 16 anni". Secondo Giudici "questa ritrosia" si è resa "evidente" di recente in Consiglio "quando il
sindaco Alberto Ravaioli ha passato la mano all'assessore Paola Taddei, si chiama 'scaricabarile', nell'ingrato compito di
rispondermi circa l'opportunità di adottare anche a Rimini, ordinanze analoghe a quelle di Milano, di Ravenna, di Riccione,
di Misano". Il Popolare Liberale ringrazia Fipe-Confcommercio "per il grande senso di responsabilita'" e pizzica Gamberini:
"Tentenna anche lui, prendendo tempo per pensarci su".