Rimini, raduno degli Alcolisti Anonimi: la dipendenza porta alla morte
cufrad news alcologia alcol alcolismo Rimini, raduno degli Alcolisti Anonimi: la dipendenza porta alla morte
Rimini, raduno alcolisti anonimi: la dipendenza porta alla morte
Rimini - Secondo l'Istat nel 2012 il 66,6% degli italiani dai 14 anni in su ha consumato almeno una bevanda alcolica all'anno. Ad oggi sono almeno 7 milioni e mezzo i consumatori abituali di alcol, un numero purtroppo in aumento a causa del "mal di vivere" generato dalla crisi economica. Un migliaio di essi si sono ritrovati a Rimini per il raduno nazionale degli alcolisti anonimi. "L'alcol è un vizio - spiega una ex alcolista - è chiamato in mille modi, invece è una malattia progressiva che porta alla morte". "Per me l'alcol era la cosa più importante, anche dei familiari, anche della mia stessa vita - aggiunge un altro uomo - sono andato in carcere più volte e l'ultima volta ho provato a dire basta con questa vita, anche se avevo paura a vivere una vita senza il bicchiere".
"L'alcol in Italia - spiega la dottoressa Valeria Zavan - è la sostanza psicoattiva presente dovunque. E'cambiato il modo di berlo: se una volta aveva un significato più sociale, di condivisione ora si predilige la cultura l'intossicazione acuta soprattutto nel week end e soprattutto nei soggetti più giovani, tante volte mischiato anche con altre sostanze". Valeria Zavan è uno dei medici dell'associazione che, dal 1972, affianca gli alcolisti nel percorso di disintossicazione, accompagnandoli fuori dall'incubo della dipendenza. "E' un posto - spiega la donna di prima - dove trovi speranza, amicizia. Un posto dove si parla di amore, con amore. "Son fortunato - aggiunge un altro ragazzo - perché a 31 anni ho l'opportunità di rimparare nuovamente a vivere". Unico requisito per entrare, in modo totalmente gratuito, in alcolisti anonimi è il desiderio di voler davvero smettere di bere.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)