Risse del sabato sera, tre morti: è allarme
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Aggressioni Le armi usate: coltelli e cocci di bottiglia. Coinvolti decine di ragazzi, sette i feriti. Fra i moventi gelosia e droga A Milano, Arezzo e Roma: la vittima più giovane ha 20 anni. Scontri all'uscita dei locali Sempre più insanguinate le notti del fine settimana Un marocchino, un albanese e un italiano hanno perso la vita
CORRIERE DELLA SERA
MILANO - Sono sempre più insanguinate le nottate dei fine settimana. La violenza è il filo conduttore di una serie di episodi che sono accaduti tra discoteche e bar affollati di gente in cerca di divertimento. Una maxirissa a Milano, una lite violenta a Roma, una sparatoria ad Arezzo tra albanesi. Il bilancio è impressionante: tre morti ammazzati (il più giovane ha 20 anni) e sette feriti.
Cominciamo da Milano. Via Lombroso, dove c'è l'Ortomercato e dove ci sono gli uffici della Sogemi, la società comunale che lo gestisce. Al piano terra c'è lo «Sharm el Sheik» una specie di discoteca di proprietà di alcuni egiziani frequentata quasi esclusivamente da extracomunitari. Il locale ha una fama ambigua: a metà del 2007 si chiamava «For the king» e fu sequestrato dalla polizia in una maxi inchiesta sulle infiltrazione mafiose all'Ortomercato perché il titolare era un prestanome della ndrangheta. Domenica mattina alle 6.20 (il locale dovrebbe chiudere alle 3) scoppia la rissa fuori dal locale. Prima tra due nordafricani che hanno bevuto troppo. Poi a dar man forte arrivano gli amici reciproci: una ventina di persone in tutto. Nessuna pistola, nessun coltello: solo cocci di bottiglia. Yamal Ghani, marocchino clandestino di 33 anni, viene ferito a un braccio e a un'ascella. Muore dissanguato. Poco dopo in un ospedale dall'altra parte della città si presentano due marocchini: sono amici del morto. La polizia li arresta per rissa aggravata. Per il momento nessuno ha capito quale sia stata la scintilla che ha fatto esplodere la rissa.
Roma, ore 5.30, quartiere Ostiense. Fa ancora buio quando davanti dal caffè Imperiale, in via del Gazometro, poco distante da una delle zone della movida capitolina, scoppia una rissa tra una decina di persone. Il motivo? Non è chiaro. C'è chi dice per una ragazza contesa, chi per questioni di droga. Spuntano i coltelli: quattro uomini rimangono a terra in una pozza di sangue. Gli aggressori spariscono. Il ferito più grave arriva cadavere al San Camillo. È Gianfranco Bonavita, 31 anni. Gli altri feriti arrivano in ospedale su una Mercedes: tra loro Massimiliano Lustri, 36 anni, detto «er tapparella», noto come il «Robin Hood del Testaccio », perché occupava case sfitte per consegnarle a famiglie sfrattate. La polizia ha arrestato i tre feriti per rissa aggravata e sta cercando una jeep sulla quale si sarebbero allontanati i due killer.
Arezzo, 4 del mattino, via Torricelli. Due gruppi di albanesi si affrontano a colpi di pistola forse a causa di un diverbio avvenuto poco prima davanti a un night. Muore Agim Leka, 20 anni. Altri due i feriti, uno è grave.
Alberto Berticelli