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Rivista Computer and Videogames: dipendenza patologica da videogiochi

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I videogiochi provocano 'dipendenza patologica' secondo una nuova ricerca


Le due Università di Cardiff suggeriscono agli sviluppatori di prendere ulteriori misure e limitare le ricompense che invogliano - e costringono - i vari utenti a continuare a videogiocare con uno specifico titolo, supportando l'affermazione con i risultati di un nuovo studio basato sul mondo videoludico.


Come si legge su Computer and Videogames, alcuni giocatori sviluppano proprio una dipendenza patologica sui videogiochi, in particolar modo per quanto riguarda il genere dei MMORPG. L'associazione inglese UK Interactive è subito ricorsa in aiuto al settore affermando che "non c'è una diagnosi medica ufficiale sulla dipendenza da gioco". I risultati degli studi però sono stati già pubblicati sulla rivista Addiction Research and Theory, in cui si legge che dal 7 all'11% dei giocatori coinvolti ed intervistati sono stati considerati "patologicamente dipendenti" dai videogiochi.

"L'industria deve fare qualcosa per limitare la dipendenza compulsiva da questo tipo di media", ha sostenuto il Dr. Zaheer Hussain, psicologo dell'Università di Derby. "Come primo passo, gli sviluppatori e i produttori di giochi on-line hanno bisogno di ristrutturare alcune caratteristiche, fra cui lo sviluppo del personaggio, il tasso di assorbimento e le feature relative al multigiocatore, elementi tutti che concorrono al favorire una relazione di dipendenza problematica fra utenti e videogiochi." L'idea sarebbe quella di ridurre le tempistiche necessarie al raggiungimento dei vari obiettivi, con missioni più semplici e veloci da portare a termine.

"I messaggi di avviso presenti che ricordano di prendere continue pause dal gameplay, indicano che anche l'industria dei videogiochi è consapevole dell'abuso di questi ultimi da parte di alcuni giocatori, così come riconoscono le caratteristiche specifiche che rendono un gioco più avvincente e coinvolgente, inducendo alla dipendenza il videogiocatore", sono invece le parole del Dr. Shumaila Yousafzai della Cardiff Business School.

La risposta delle organizzazioni inglesi a difesa del media videoludico non è tardata ad arrivare: "Non c'è alcuna diagnosi medica nella dipendenza da videogioco ma come qualsiasi altra cosa divertente nella vita, alcuni utenti giocano in maniera eccessiva", afferma Jo Twist, Chief Executive di UKIE. "Noi sosteniamo attivamente il gioco sicuro e sensato nel nostro sito AskAboutGames e incoraggiamo tutti i giocatori a prendere pause regolari di almeno 5 minuti su 45/60 minuti di gioco."

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.gamemag.it/news/i-videogiochi-provocano-dipendenza-patologica-secondo-una-nuova-ricerca_48136.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)