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Rivista Nature: studio sulla dipendenza da nicotina

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Potrebbe essere un'importante svolta nella ricerca contro la patologia del fumo di sigaretta. La variazione genetica nel

CHRNA5, il gene che codifica la subunità del recettore nicotinico alfa 5, aumenterebbe la vulnerabilità verso la dipendenza

da tabacco e verso il cancro ai polmoni. La scoperta è stata divulgata dalla rivista Nature e i ricercatori dello Scripps

Research Insitute in Florida sono già in procinto di sviluppare ulteriori progetti per implementare i risultati ottenuti, con

nuovi dati.
Gli esperimenti sono stati condotti su topi che avevano accesso ad elevate quantità di nicotina e inibendo la proteina

Chrna5. I ricercatori hanno notato che, così facendo, i topi consumavano molta più nicotina del normale. Di conseguenza hanno

cercato di aumentare l'attività del recettore per vedere se, in questo modo, veniva rimosso il desiderio di nicotina.
La subunità del recettore nicotinico alfa 5 presa in esame in questo studio si trova in un tratto del cervello chiamato

"abenulo-interpedunculare". Stando ai ricercatori statunitensi la nicotina attiverebbe i recettori nicotinici contenenti

questa subunità nell'abenula, diminuendo il desiderio di assumere la sostanza. "L'abenula - spiega in una nota stampa il

prof. Fowler, prima firma dello studio - viene attivata dalla nicotina quando il consumo della sostanza ha raggiunto un

livello avverso, ma se il sistema non funziona correttamente allora se ne assume ancora".
Sarebbe dunque questa variante alla subunità del recettore nicotinico la ragione per cui certi soggetti sono più vulnerabili

di altri alla dipendenza da nicotina. Ulteriori studi per valorizzare questa scoperta scientifica sono in corso con l'

obiettivo di trovare nuove terapie per smettere di fumare.