Roma: al volante coi fendinebbia accesi l' ultima moda dei bulli di strada
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Fari fendinebbia costantemente accesi e "sparati" sugli automobilisti in corsa. Di notte come di giorno. Ma mentre alla luce del sole i segnali luminosi non sono un pericolo, quando scende il buio quei mini raggi illuminatissimi possono accecare il conducente che viene in senso contrario e se li trova puntati addosso. Quella dei fendinebbia accesi è la new entry del bullismo da strada dei giovani romani ed è contro questa tendenza che gli uomini della polizia municipale del XIII gruppo sono scesi in campo. Il posto di blocco organizzato alla Rotonda di Ostia, ribattezzato "prevenzione stragi del sabato sera", scatta alle 23 dal giovedì alla domenica e vede schierate sei auto bianche e blu, una squadra di tre motociclisti pronta a scattare in caso di fughe repentine e un furgone con l' etilometro, lo strumento che misura il tasso alcolico degli automobilisti all' uscita dalle discoteche. Il primo "bullo" beccato è al volante di una Bmw blu. Ore 23.05: il ragazzo è insieme ad altri tre amici e quando un agente della municipale tira fuori la paletta, scende dall' auto spavaldo. Patente e documenti sono a posto, ma il giovane nota che il capo della squadra motociclisti, una vera istituzione del XIII gruppo, sta scrivendo un verbale: «Guida con fendinebbia accesi, 35 euro di multa e un punto in meno sulla patente...». La reazione è piuttosto stizzita. Ma il vigile, trent' anni di esperienza su strada e una sfilza di aneddoti collezionati, non fa una piega. Tenta di spiegare il perché della multa. «Solo in caso di nebbia e nelle strade fuori città che non sono illuminate in modo idoneo è consentito l' uso dei fendinebbia». Ma la frase è interrotta da un gestaccio. Il poliziotto consegna dunque la contravvenzione, invita il conducente a spegnere gli anti-nebbia e lo congeda con una stretta di mano, ignorando insulti e poco garbate promesse («tanto non finisce qui») del bullo. Il tempo di mettere in tasca il libretto delle multe e la seconda macchina extra-lusso, una Mercedes, viene anche lei stoppata e multata per i fendinebbia. La scena di rabbia si ripete. «Non sono tanto i 35 euro di multa - spiega il paziente vigile motociclista - quanto il punto tolto dalla patente a bruciare di più». La nottata va avanti a multe e insulti fino alle quattro del mattino con un totale di 86 contravvenzioni elevate per fendinebbia accesi su 126 veicoli controllati. Un record storico. Secondo il comandante Angelo Moretti la moda dei fendinebbia «nasce dal piacere di mostrare e sfoggiare l' eleganza della propria auto e l' onnipotenza di farsi notare al volante». Nessun conducente, all' apparenza, sembra avere la consapevolezza del pericolo di un trend così diffuso. Il servizio della squadra dei vigili del XIII dalle quattro del mattino ribalta la strategia di intervento. Paletta e libretto delle contravvenzioni vengono messe da parte e a farla da padroni sono l' etilometro e l' autovelox. Il popolo della notte sta infatti per uscire dalle discoteche del litorale. Un giovane risulta positivo al test della macchinetta: per lui 10 punti in meno, ritiro immediato della patente e una denuncia penale per guida in stato di ebbrezza. E' l' unico, perché tutti gli altri si sono organizzati: «Ormai lo sanno che tutte le sere siamo qui - spiega il vice capo dei motociclisti, un omone dalla battuta sempre pronta - quindi uno della comitiva rinuncia a bere e riporta tutti a casa. I nostri posti di blocco hanno anche questo scopo di prevenzione». Il numero complessivo di multe per eccesso di velocità del super pattuglione si conoscerà solo tra qualche giorno: l' autovelox piazzato sullo spartitraffico che divide la laterale dalla centrale della via Cristoforo Colombo ha scattato quattro rullini, che saranno sviluppati a fine settimana. Il flash ha immortalato 144 vetture che hanno superato i 90 km orari. Il piazzale della Rotonda alle cinque è ormai deserto e quando anche il furgoncino che vende panini chiude le saracinesche e mette in moto, i vigili rimontano in sella alle motociclette e avvisano i colleghi: «Il servizio è concluso. Tornare alla base».