Roma: alcoltest, sotto il sole di mezzogiorno
Roma: alcoltest, sotto il sole di mezzogiorno
Verso mezzogiorno, controlli anti-alcol su piazzale del Gianicolo. Otto automobilisti soffiano nel palloncino come richiesto
dai vigili urbani: nessuno risulta positivo all'alcoltest. Le ore della movida sono ormai lontane e così eventuali bevute in
notturna, ed è ancora presto per un bicchiere di troppo durante i pasti. Controlli antialcol in piena mattinata? Difficile
trovare qualcuno oltre i limiti permessi: su 8 prove del palloncino al Gianicolo nessuna è risultata positiva. Un
controsenso, obiettano alcuni automobilisti. Ma i controlli «vanno fatti nell'arco delle 24 ore», rispondono alla polizia
municipale.
CONTROLLI STATISTICI - I test costituiscono una sorta di screening, una ricerca che i vigili urbani stanno attuando in
collaborazione con la fondazione Ania per la sicurezza stradale, per combattere la grave emergenza degli incidenti in città.
«Questi controlli - spiega il comandante del Git, il gruppo intervento traffico, Carlo Buttarelli - sono finalizzati
all'utilizzo dell'etilometro, per vedere quali sono i punti della città dove collocarli, certi di ottenere i risultati
migliori».
«Abbiamo ricevuto dalla fondazione Ania - prosegue il comandante - i così detti "precursori", ovvero dispositivi preliminari
per verificare eventuali stati di ebbrezza. Sono circa 40 mila etilometri monouso, ovvero i "palloncini" e 60 dispositivi
elettronici, dove si soffia da lontano, con cui vengono fatti controlli a campione per verificare se vi siano i presupposti
per l'utilizzazione dell'etilometro».
PRIMA DELL'ESTATE - Le autorità di polizia intendono completare la mappatura delle zone a rischio prima dell'arrivo del
periodo estivo, quando la movida raggiungerà il suo culmine. E i controlli vengono seguiti passo passo dal comando della
Polizia municipale. «Tutti i gruppi hanno ricevuto in dotazione questi "precursori" - aggiunge Buttarelli - e sono gli stessi
comandanti a individuare i luoghi dove collocarli per arrivare poi alla stretta finale. C'è stato da parte
dell'amministrazione un deciso "input" ad intensificare questi controlli ai fini della sicurezza stradale».
Il progetto nasce all'interno del Protocollo firmato tra la fondazione Ania e il Campidoglio, anche perché con 18.181
incidenti, 190 morti e 24.062 feriti (sui 310 mila registrati in tutta Italia nel 2008) per densità demografica, volume di
traffico e bacino di utenza Roma e il suo hinterland sono tra le zone più a rischio del Paese dal punto di vista della
sicurezza stradale.
LA MAPPA DEGLI ETILOMETRI - E la guida in stato di ebbrezza è la causa di un altissimo numero di incidenti: secondo
l'Istituto Superiore di Sanità, infatti, il 30 per cento dei sinistri in Italia avviene per guida in stato psicofisico
alterato da alcol e droga. Secondo l'accordo tra Ania e Campidoglio dei 60 nuovi precursori digitali, due sono stati
assegnati ad ogni gruppo, eccetto il I municipio, il centro storico che ne ha avuti 4 e 20 sono andati al Git; dei 40 mila
etilometri monouso ne sono stati assegnati 1.000 ad ogni municipio, eccetto il centro storico che ne ha avuti 4.000 ed i
restanti 18 mila sono stati ricevuti dal gruppo intervento traffico.