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Roma: blitz della Polfer a Termini, droga, alcol e tassametri spenti

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ROMA Un tassista in servizio sotto l'effetto della cocaina. Un altro, secondo l'alcoltest, completamente ubriaco. Altri due trasportavano turisti americani senza aver attivato i tassametri. E' un bilancio impressionante quello dei controlli effettuati dalla Polfer alla stazione Termini nell'ultimo fine settimana: su 53 conducenti di auto bianche sono state elevate 29 contravvenzioni per irregolarità.
Il caso più grave è senza dubbio quello di un cinquantenne, titolare di licenza pubblica che è risultato positivo alla cocaina. In pratica lo ha ammesso lui stesso ai poliziotti della Polizia Ferroviaria: «Si mi sono fatto un tiro di cocaina poco prima di prendere servizio».
Una storiaccia alla quale ne ha fatto seguito un'altra. Sempre un controllo ad un altro tassista e sempre nel parcheggio antistante la stazione Termini. E' stato obbligato a soffiare nel palloncino con il risultato che il "test" ha indicato un tasso alcolico spropositato: in pratica il tassista era ubriaco. Del resto, gli agenti l'avevano sottoposto all'alcoltest proprio perché avevano notato che parlava a fatica, che si reggeva in piedi a malapena. Insomma anche lui era al lavoro, "pronto" a caricare nel suo mezzo una coppia di turisti americani. Che probabilmente avrebbero rimpianto di essere venuti a Roma ed essere portati in giro per la città eterna da un autista di taxi ubriaco.
I controlli ai conducenti di taxi sono da inquadrare in un maxi pattuglione degli agenti della Polizia Ferroviaria, diretta da Carlo Casini, effettuato tra venerdì e lunedì mattina. I poliziotti hanno denunciato 25 persone fra venditori ambulanti e autori di altri reati e arrestato 9 persone fra le quali due stranieri che rubavano all'interno dei treni e uno spacciatore di cocaina.
Le verifiche ai tassisti hanno fornito anche altre brutte sorprese. Su 53 tassisti controllati sono state elevate 29 contravvenzioni al codice della strada. Insomma gli agenti della Polfer hanno sorpreso chi passava con il rosso, chi non aveva in macchina la licenza, chi non aveva esposto il tagliando dell'assicurazione. In totale circa 3.000 euro di multe e oltre 150 punti scalati dalle patenti.
Oltre ad infrangere le regole del codice della strada, quattro guidatori di taxi hanno commesso gravi irregolarità non rispettando il regolamento previsto dal Comune. In due casi la polizia ha sorpreso i conducenti mentre portavano i clienti senza avere acceso il tassametro. Negli altri casi, i conducenti sono stati sorpresi a procacciarsi la corsa fuori dalle aree regolari. Una grave scorrettezza anche nei confronti dei tanti tassisti onesti.
Tornando al tassista cocainomane l'uomo, dopo essere risultato positivo al "narcotest", è stato invitato dagli agenti ad andare con loro in ospedale per altre analisi più precise. Ma lui si è rifiutato ammettendo tranquillamente di essere "fatto" di cocaina. Gli è stato sequestrato il mezzo e ritirata la patente. Ora il Comune potrebbe anche decidere di ritirargli la licenza. Stessa cosa per il collega ubriaco. «L'uso di alcol e droga tra i tassisti è un fenomeno apparentemente ridotto però, anche se solo in due casi, è emerso - ha detto il dirigente della Polfer Lazio, Carlo Casini - È invece diminuita in modo drastico la presenza di tassisti abusivi. Segno che i nostri servizi iniziano a dare risultati».