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Roma: doppio test per ottenere la licenza da tassista

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Droga e alcol, doppio test per la licenza

Oltre 10mila fra tassisti e noleggiatori costretti a ripetere e presentare di nuovo la stessa certificazione medico-legale

consegnata appena un mese fa al Comune, VII dipartimento. Solo che adesso a chiedere le pratiche e le analisi è la Camera di

Commercio di Roma, pena la cancellazione dal ruolo se entro trenta giorni la pratica non verrà espletata.
"Ognuno di noi ha speso tra i 160 e i 170 euro e perso due giornate di lavoro - racconta Nicola Di Giacobbe, segretario di

Unica Taxi Cgil - Abbiamo dovuto fare le analisi del sangue e delle urine e poi cercare un medico competente che certificasse

che non facciamo uso di alcol o droghe. Ora dovremmo ricominciare da capo? Cosa c'è dietro questa faccenda?".
A giugno 2010 con la delibera 55 il Campidoglio chiese a tutti i conducenti di auto pubbliche di produrre la certificazione

per l'iscrizione al ruolo. "Una richiesta anomala - osserva Di Giacobbe - perché la prassi è che sia la Camera di Commercio a

richiedere la documentazione e ad avviare le verifiche ogni dieci anni. Ma probabilmente, nel mezzo della polemica

sull'aumento delle tariffe, il Campidoglio ha voluto mostrare di esercitare un'azione di controllo e di improntare le sue

decisioni alla trasparenza. Lo scontrino automatico e le analisi erano una specie di compensazione per l'aumento delle

tariffe. Invece le analisi le abbiamo fatte e l'aumento non c'è stato".
Ancora Di Giacobbe: "Di nuovo tutti in fila nelle strutture sanitarie pubbliche, oppure è un ulteriore obbligo ad incentivare

i laboratori e i vari medici - fiscali ovviamente privati che a vario titolo sono autorizzati, ma a pagamento, ad aggirare le

impossibili liste di attesa? Non è giusto che chi lavora sia costretto a pagare per la mancanza di comunicazioni tra

istituzioni".
I tassisti chiedono dunque che la Camera di Commercio si rivolga al Comune per avere la documentazione già presentata dai

conducenti. "Siamo sconcertati e confusi - dice Sandro Genovese, dell'Ugl, Fronte dei volenterosi - Abbiamo chiesto un

incontro alla Camera di Commercio per capire il perché di questa duplicazione di certificazione. Roma è stata il primo Comune

in Italia a recepire la legge 88/2010 sulla sicurezza sul lavoro, sottoponendosi a test antidroga e antialcol, seguendo corsi

antincendio e di primo soccorso. Ora dovremmo ricominciare daccapo?".