Roma: il questore Caruso, alcol e droghe complici di stupri e investimenti mortali
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Roma - "Tornando allo stupratore seriale, e' stato possibile determinare un suo raggio d'azione e, quindi, predisporre anche dei servizi preventivi. Ma per fronteggiare o reprimere episodi che avvengono dentro una casa o in un anfratto sulla spiaggia, che cosa si puo' fare? Penso al cosidetto stupro di Capodanno o a quello piu' recente di Tor San Lorenzo. Se all'origine di certi avvenimenti terribili possono esserci gli alcolici e la droga forse e' piu' facile per le famiglie avere una sorta di campanello di allarme". Lo ha detto in un'intervista al 'Messaggero' il Questore di Roma Giuseppe Caruso.
Secondo Caruso, "non e' giusto ascrivere i fenomeni di abuso di alcol e droghe soltanto ai giovani. Gli incidenti, purtroppo anche mortali, fanno emergere casi inquietanti di gente che si mette al volante ubriaca o sotto l'effetto di stupefacenti. Chi guida in queste condizioni - sottolinea - non e' in grado di avere i riflessi e l'attenzione necessari. Inoltre, spesso, dopo l'incidente scappano. Le forze dell'ordine fanno controlli, ritirano patenti e sequestrano autovetture. Ma purtroppo il pirata ubriaco puo' sfuggire alla rete delle perlustrazioni".
A un anno dall'insediamento nella Capitale, Caruso sottolinea come Roma sia "il teatro di avvenimenti di risonanza mondiale. I G8, i vertici con i ministri della Giustizia di tutti i Paesi, le visite dei capi di Stato, tra le quali quella del leader libico Gheddafi. Sono eventi da gestire con la massima professionalita' per garantire sicurezza a tutti. Ma io voglio citare anche la finale della Champions League e i Mondiali di nuoto. Anche sulla gestione di questi appuntamenti sportivi ci sono arrivati complimenti e riconoscimenti per le nostre capacita'".