Roma, master di II livello: Le dipendenze e le basi psico-neurobiologiche
Un Master di II livello in “Psiconeurobiologia” approfondisce le conoscenze e le competenze nell’ambito delle neuroscienze
Per l’anno accademico 2016-2017, presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale, all’interno del Policlinico Umberto I di Roma, la Facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’università “La Sapienza” ha attivato un Master di II livello in “Psiconeurobiologia.”
La psico-neurobiologia è una disciplina che studia le correlazioni tra fenomeni psichici e fenomeni biologici. La ricerca neuro-scientifica sulla dipendenza spiega il modo in cui l’abuso cronico di droghe può alterare la struttura e il funzionamento neurochimico del cervello.
La droga (naturale o di sintesi), l’alcol e il fumo di sigaretta influenzano le normali funzioni biologiche dell’organismo legandosi a specifici “recettori”, presenti in tutte le parti del corpo (es.cervello, cuore, ossa, pelle), alterando percezioni, pensieri, azioni e ricordi e, nel tempo, modificando gli equilibri non solo sul piano biologico ma anche psicologico e sociale.
Di conseguenza, viene alterata complessivamente la trasmissione e l’elaborazione dell’informazione nervosa, la capacità dell’individuo di adattarsi a situazioni diverse che, a sua volta, determina un disagio intrapsichico, ambientale o interpersonale che spesso determina l’isolamento e l’emarginazione da tessuto sociale.
«Oggi l’importanza della psico-neurobiologia è rilevante” – ha sottolineato il Prof. Mauro Ceccanti, Responsabile del Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio (CRARL) che ha sede nel Policlinico Umberto I di Roma- nel senso che ormai tutto quello che riguarda il fisico dell’uomo, la funzionalità del cervello è legato a elementi dei quali si tende a comprendere l’interazione tra la psiche e il sistema nervoso centrale e il comportamento fisico dell’uomo. A questo, dovremmo aggiungere anche i fattori ambientali che sono stimoli potenti che possono modificare anche la nostra biologia, il nostro genoma e che, quindi, vanno ad interferire in questo sistema. Ormai non è possibile, soprattutto nelle dipendenze, ignorare l’interazione di questi elementi che abbiamo appena citato e che debbono essere tenuti in gran considerazione nel momento in cui si vuole affrontare la ricerca, la conoscenza e la terapia di queste problematiche».
Con il Master Universitario di II livello in “Psiconeurobiologia”, si vogliono approfondire le conoscenze e le competenze nell’ambito delle neuroscienze, con particolare riferimento ai collegamenti fra psicologia, psichiatria e circuiti neuronali, a livello cellulare e molecolare, con un’attenzione particolare a varie condizioni patologiche.
«Studiamo le basi biologiche di alcune patologie – ha spiegato il Prof. Roberto Gradini, Direttore del Master – in particolare le dipendenze derivanti da sostanze ma anche non da sostanze, per esempio il gambling, il gioco patologico. Ormai si conoscono i circuiti che vengono attivati in queste patologie e, in alcuni casi, si studiano i farmaci che aiutano a curare queste malattie, oppure la terapia comportamentale adeguata. Ci interessiamo di dipendenze, di autismo, di depressione, di ansia, tutte patologie psicologiche o psichiatriche delle quali studiamo le basi neurobiologiche. Conosciamo le zone del cervello coinvolte, i circuiti coinvolti, le cellule coinvolte, addirittura le molecole che cono coinvolte in questi processi e, molto spesso, sono simili sia i circuiti che le molecole coinvolte».
Il disturbo da gioco d’azzardo, ad esempio, detto anche “GAP” (gioco d’azzardo patologico), “gambling” o “ludopatia” è stato definito una “dipendenza senza sostanze”.
Il Master di II livello in “Psiconeurobiologia” che si rivolge non solo a medici, psicologi, biologi, farmacisti e veterinari ma anche ai laureati in scienze filosofiche e pedagogiche, prevede un percorso formativo a numero chiuso di durata annuale, con inizio a febbraio 2017 e termine a novembre 2017.
Info:https://www.facebook.com/Psiconeurobiologia-Master-II-Livello-262030540803790/
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)