Roma: più espulsioni, ecco le ronde «disarmate»
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Divieto di accedere ai servizi pubblici per chi non ha il permesso di soggiorno
Corriere della Sera 2 luglio 2009
Dalle norme per il contrasto all'immigrazione a un giro di vite contro i reati di mafia; dal carcere per i writers alle ronde dei cittadini. Ecco le novità principali del ddl composto da 66 articoli approvato dal Senato.
La clandestinità diventa reato - Chi entra o soggiorna in maniera illegale in Italia commette il reato di immigrazione clandestina. La pena è un'ammenda da 5 a 10 mila euro. I clandestini sono sottoposti a processo davanti al giudice di pace con espulsione per direttissima. Che cosa cambia? È previsto un boom delle espulsioni: dalle 25 mila del 2008, potrebbero almeno raddoppiare.
Nascono i centri di espulsione - I Centri di permanenza temporanea (Cpt) diventano Centri di identificazione ed espulsione. La permanenza massima passa da 2 a 6 mesi. Che cosa cambia? Il prolungamento della permanenza permetterà di completare le procedure per l'espulsione, attualmente spesso lasciate a metà.
Servizi pubblici off limits - Chi svolge la funzione di pubblico ufficiale ha l'obbligo di denuncia dei clandestini che si presentano agli sportelli. Che cosa cambia? I clandestini non potranno più accedere ai servizi pubblici. E anche se è saltata la norma sui medici e presidi-spia, c'è chi sostiene che l'obbligo di denuncia ci sarà lo stesso perché deriva dalla funzione pubblica esercitata.
La registrazione all'anagrafe - Il permesso di soggiorno diventa obbligatorio per qualsiasi atto: registrazione nuovi nati, matrimonio, etc. Che cosa cambia? La registrazione all'anagrafe non sarebbe possibile e i bambini appena nati non potendo essere riconosciuti diventerebbero adottabili. La legge Bossi-Fini prevede però un permesso di soggiorno di 6 mesi per le donne incinte, che dovrebbe consentire la registrazione all'anagrafe.
Soggiorno a pagamento - Il permesso di soggiorno e l'acquisizione della cittadinanza italiana saranno a pagamento: da 80 a 200 euro. Che cosa cambia? Per le casse pubbliche è previsto un incasso di almeno 160 milioni di euro all'anno destinati alle politiche per l'immigrazione.
«Favoreggiatori» nel mirino - Chi favorisce l'ingresso dei clandestini rischia fino a 15 anni di carcere. E chi affitta appartamenti agli irregolari rischia fino a 3 anni di carcere. Che cosa cambia? Chi cede in affitto la casa dovrà verificare il permesso di soggiorno del locatario.
Le ronde per la sicurezza - La legge riconosce le associazioni «di volontari per la sicurezza». Le ronde saranno disarmate. Via libera allo spray al peperoncino per l'autodifesa. Che cosa cambia? Le ronde potranno circolare nelle strade ma senza divise o simboli di partiti politici. Sono così tagliate fuori le «ronde nere» in divisa kaki e basco nero preannunciate dal Partito nazionalista. Le ronde segnaleranno le illegalità alle forze dell'ordine, ma senza intervenire.
Nuovo giro di vite antimafia - Il carcere duro per i reati di mafia è rinnovato non più ogni 2 anni, ma ogni 4. Tutti i colloqui familiari saranno registrati. E saranno ammessi al massimo tre incontri settimanali con gli avvocati. Sempre per contrastare le cosche, sono escluse dagli appalti pubblici le imprese che abbiamo omesso denunce di racket. Inoltre nei casi di infiltrazione mafiosa, lo scioglimento dei Comuni riguarderà anche gli organi amministrativi e tecnici. Che cosa cambia? Lo scioglimento degli organi amministrativi secondo i tecnici del ministero consentirà di allontanare dagli uffici pubblici con più facilità il personale colluso con le cosche, che spesso sopravvive agli organi politici.
Writers e vandali, pene più severe - La nuova legge prevede carcere fino a 3 mesi per chi imbratta cose di interesse artistico o storico. Ammenda fino a 1000 euro per chi vende a minorenni bombolette di vernice non biodegradabile. Che cosa cambia? Il giro di vite contro writers e vandali, sollecitato in particolare dai sindaci di alcune grandi città, se applicato con rigore rischia di creare un problema di affollamento delle aule giudiziarie: secondo una stima non ufficiale della questura di Roma, nella sola capitale gli atti perseguibili sono nell'ordine «delle centinaia ogni settimana».
Alcol e droghe, patente da rifare - È disposta d'ufficio la «revisione della patente» per chi guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe. Si tratta delle procedura che accerta il possesso dei requisiti psicofisici attitudinali per la guida. Inoltre, la revoca della patente è più facile. Che cosa cambia? Secondo le prime stime potrebbero essere almeno 20 mila le persone che ogni anno si dovranno sottoporre alla revisione della patente