338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Roma, rione Monti: la paura dei residenti "assediati" dalla movida

cufrad news alcologia alcol alcolici giovani movida


Monti, la paura dei residenti. "Assediati dalla Movida"
Dopo il pestaggio al giovane residenti parlano gli abitanti del quartiere: "Qui è terra di nessuno". Dal rione decine di esposti alle forze

dell'ordine, manifestazioni e sit-in per avere maggiori controlli. "No ai concerti fino all'alba e stop all'alcol"
LAURA MARI
Fino a qualche anno fa era "il piccolo paese" nel centro di Roma. Un'oasi di botteghe storiche e trattorie di vecchio stampo, dove fino a

tarda notte si poteva passeggiare senza il rischio di aggressioni o risse. "Ma oggi non è più così - ammette Mirella Alberi, residente in via

del Boschetto - Monti è ora un rione ferito, lacerato dagli schiamazzi notturni e da una movida incontrollata che fa di questo quartiere un

locale a cielo aperto dove se è vero che non si vive nel degrado delle periferie, è altrettanto reale che i residenti sono ostaggio dei

rumori e del divertimento selvaggio".
L'aggressione avvenuta sabato scorso in via Leonina, dove il 29enne Alberto Bonanni è stato pestato da quattro persone, non ha stupito

nessuno degli abitanti del rione. Da tempo, infatti, chiedono un intervento deciso da parte dell'amministrazione comunale, soprattutto per

controllare la zona intorno a piazza Madonna dei Monti, dove di notte i giovani bevono e suonano fino all'alba. "Abbiamo fatto decine di

esposti alle forze dell'ordine, manifestazioni, sit-in e lettere aperte - ricorda Nathalie Naim, consigliera dei Verdi nel I municipio - ma

nessuno ci ha mai dato ascolto. Nel rione Monti c'è una situazione di illegalità diffusa, ormai qui è terra di nessuno". Il problema,

sostengono in molti, è che chi si azzarda a protestare contro gli avventori dei locali, spesso viene aggredito o molestato. "Più volte hanno

distrutto i citofoni di chi si affaccia alle finestre per chiedere un po' di silenzio - sottolinea Franco Laffiero, residente in via Leonina

- abbiamo trovato auto e scooter distrutti e quando chiamiamo i vigili urbani o le forze dell'ordine, raramente intervengono". Lo sostiene

anche Roberto Tomassi, portavoce dell'associazione residenti Città storica. "Di notte non si dorme e gli abitanti esasperati - dice -

lanciano acqua dalle finestre nella speranza di allontanare chi passa le notti in strada a bere e a picchiarsi".
La deriva violenta della movida, solitamente localizzata nelle aree di Campo dè Fiori, Trastevere e Testaccio sta dunque sconfinando anche in un rione che fino a qualche anno fa era sinonimo di notti tranquille. "Chi prima passeggiava da solo, ora ci pensa due volte" ammette Marida Monaco, residente a Monti e consigliera Pd nel I municipio. "Devono prendere provvedimenti, non ce la facciamo più, il quartiere è stremato" sostiene Stefania Rosato, titolare del pub "Wanted". Non tutti, però, sono d'accordo nel definire il rione un luogo violento e pericoloso.

"L'aggressione di via Leonina rappresenta un episodio isolato" raccontano i commercianti del quartiere dove, fino alla sua recente morte, ha

vissuto il regista Mario Monicelli.
Non la pensa così Viviana Di Capua, dell'associazione Abitanti centro storico. "Non è ancora chiaro cosa sia successo in via Leonina - dice -

ma è più che evidente che si tratta di un episodio gravissimo e non è sotto la spinta di questi fatti che si deve procedere. C'è ancora chi

considera l'estate come un binomio di musica e alcol, in spregio alle regole e alla legalità. Ed è contro questi locali e queste persone che

si devono prendere seri e immediati provvedimenti. Ma si deve fare appello anche alla responsabilità dei cittadini".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)