Roma: seminario sul progetto "Alcol, droga e sicurezza stradale"
Roma: seminario sul progetto "Alcol, droga e sicurezza stradale"
«Aumentare la sicurezza nelle strade, far capire ai giovani i rischi cui si va incontro, per sé e per gli altri, quando ci si pone alla guida di un veicolo sotto l'influenza di alcol o droghe, è un obiettivo fondamentale, da raggiungere presto attraverso la collaborazione di tutte le forze in campo così che possano lavorare in sinergia a questo fine». Lo afferma, in una nota, Fabrizio Santori, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Roma, che parteciperà domani 14 maggio 2010, alle ore 10.30, presso la Sala Mercede della Camera dei Deputati alla presentazione del progetto « Alcol, droga e sicurezza stradale », promosso dall'Assessorato alle Politiche della Mobilità e realizzato dall'Associazione "Arcat Lazio".
L'iniziativa coinvolgerà giovani delle scuole di primo e secondo grado. Al termine dei corsi, è prevista anche una giornata di attività pratica, per provare dal vivo la «guida sicura» sotto l'egida di un istruttore esperto che fornirà le nozioni fondamentali per un corretto e responsabile utilizzo di auto e motoveicoli.
«L'educazione stradale non deve essere vista solo come addestramento, è invece un'attività educativa attraverso la quale fare acquisire comportamenti responsabili. E' opportuno favorire in ogni modo possibile la cultura della sicurezza e della prevenzione - prosegue Santori - per questo è necessario realizzare campagne informative tra le famiglie e soprattuto tra i giovani».
Fondamentale, anche in questo settore, è l'attività della Polizia Municipale. Il VII Gruppo, che parteciperà alla presentazione con una rappresentanza di alunni e docenti, è promotore da anni di numerosi corsi di educazione stradale, l'ultimo dei quali ha impegnato ben 14 istituti scolastici, tra scuole materne, elementari e medie, coinvolgendo 1646 alunni divisi in 84 classi.
«Si tratta di iniziative preziose perché mettono a disposizione grande esperienza e professionalità, e nelle quali gli studenti non sono semplice pubblico, ma vengono coinvolti in prima persona sperimentando le conseguenze dei propri comportamenti. E' un modo intelligente per far sì che i ragazzi facciano propri i valori della sicurezza, del senso civico e del rispetto degli altri, valori che sono elementi fondanti dell'armonia della vita cittadina», conclude Santori.