Roma, trecento sotto controllo: undici multe nei locali notturni
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Contravvenzioni a chi ha violato l'ordinanza antivetro
L'ora x scatterà stasera: chiunque verrà sorpreso dopo le 21 a bere alcol al di fuori dei locali della movida o lontano dai tavolini, si beccherà una multa da 50 euro. «I controlli partiranno ufficialmente oggi», specificano ancora una volta dal Campidoglio. Anche se già questo fine settimana, le forze dell'ordine si sono messe a lavoro per contrastare le violazioni di bar e locali alla luce delle nuove norme sulla notte. Sei le multe elevate, tra Campo de Fiori e piazza Navona, dagli agenti del commissariato Trevi per violazioni all'ordinanza anti-vetro, che vieta la vendita per asporto di tutte le bevande in vetro e in lattina, in vigore già da alcune settimane e prorogata fino al 20 settembre. In tutto sono state accertate 11 violazioni amministrative, sei riferite all'ordinanza anti-vetro e cinque per violazioni di carattere igienico-sanitario. I primi ad essere multati due turisti canadesi trovati dalle forze dell'ordine a Campo de' Fiori mentre passeggiavano per la piazza con una bottiglia di birra in vetro in mano. Nel corso del servizio nelle zone della movida è stato denunciato anche un ragazzo di 17 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sotto osservazione anche la sicurezza stradale: tra piazza Trilussa, Campo de' Fiori, via dei Giubbonari e San Lorenzo, sabato notte, gli agenti della questura hanno effettuato 21 posti di controlli, identificando 302 persone. Sedici i locali pubblici controllati. Ma è da stasera che il giro di vite sull'ordinanza anti-alcol inizierà ufficialmente. Tra lo stupore di turisti e romani che fino a ieri ancora non sapevano nulla (o sapevano molto poco) del divieto di bere per strada. Teoricamente infatti già da sabato la vendita da asporto era vietata, ma i vigili stavano ancora notificando l'ordinanza ai locali, così dalle paninerie disseminate su vicolo del Cinque , a Trastevere, come a Ponte Milvio o in centro storico, i ragazzi (e non solo loro) uscivano con l'agognato bottino: una birra nel bicchiere di plastica. Lo stesso accadeva anche in via di Tor Millina, a due passi da piazza Navona. Da stasera, invece, acquistare alcol da asporto, quasi sicuramente sarà molto più difficile. E ad essere polemici sono soprattutto gli esercenti. Il presidente della Confcommercio Cesare Pambianchi si augura «che queste norme siano solo misure transitorie e che, passata l'emergenza, il prefetto e il sindaco le revochino». «L'ordinanza del sindaco che vieta di bere alcol lontano dai locali dopo le 21 - spiega - può forse essere utile perché psicologicamente può avere un effetto tra i giovani, ma non è con il proibizionismo che si risolvono i problemi. E, comunque, bisogna fare dei distinguo non criminalizzando chi, soprattutto nel periodo estivo, vuole stare all'aperto per divertirsi». Polemiche anche tra i bar del centro storico, preoccupanti per il calo delle vendite. «Così ci ammazzano il lavoro - dice Andrea, responsabile del pub Orusdir di via dei Cappellari - noi siamo abituati a vendere molte birre da asporto, non sappiamo come fare». E aggiunge Roberto Mastrangelo, socio del Drunken Ship: «Il mio pub è famoso proprio per la finestra sulla piazza attraverso la quale vendiamo la birra da asporto, a volte il 50% del nostro incasso. Ma stasera è inutile aprirla. Fino a ieri era l'anarchia, oggi le regole sono troppo severe: come faccio a controllare tutti? Questo potrebbe danneggiare tutta l'economia della zona». Furiosa anche la barista del "Jo Rivetto Caffe": «La birra da asporto costa meno di quella al tavolo: non ne vendiamo più».