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Rosolina (RO): due serate per parlare dei problemi correlati all'alcol

cufrad news alcologia Rosolina: due serate per parlare sui problemi correlati all'alcol


Tutti i danni (agli altri) dell'alcol

L'abuso di alcol dilaga tra i giovani, che iniziano a consumarlo, in media, intorno ai 12 anni. E' preoccupante il fenomeno illustrato da Andrea Finessi, direttore del dipartimento per le dipendenze Ulss 19, durante due serate organizzate in municipio a Rosolina

 

Rosolina (Ro) - Due serate volute dall'amministrazione comunale, per discutere dei problemi correlati all'alcol. Si è conclusa con la serata di venerdì 6 aprile, l'iniziativa voluta e portata avanti dal comune rosolinese, in collaborazione con l'Ulss 19 di Adria.
Nell'ultima serata hanno presenziato anche il sindaco Franco Vitale ed il consigliere comunale Daniele Vallese, nella sala del consiglio comunale, che hanno ascoltato il relatore Andrea Finessi, direttore del dipartimento per le dipendenze dell'Ulss 19 di Adria.

Nel corso degli incontri sono state riportate tutte le problematiche relative all'uso di sostanze alcoliche, evidenziando gli effetti sulle persone e le conseguenze negative che possono sorgere a livello familiare e sociale.
"È stato riportato come oltre il 50% degli incidenti stradali siano strettamente collegati all'uso di bevande alcoliche - spiega Finessi nella sua presentazione - così come gli incidenti sul lavoro dal 30 al 40% sono causati dall'uso di alcol".

Da semplice consumatore alla dipendenza, il passo può essere breve e ci si può arrivare senza rendersene conto: "Le stime del Ministero della Salute riportano la presenza nel nostro Paese di oltre 1 milione e mezzo di alcooldipendenti - continua Finessi - e si è abbassata, negli ultimi anni, l'età media di iniziazione all'uso che è pari a 12 anni in media, contro i 14 degli altri paesi europei. Questo fenomeno oltre ad aumentare i danni causati dalla tossicità della sostanza aumenta anche il rischio di dipendenza".

I danni dall'alcol arrivano anche da dosi moderate: "Non tutte le persone che bevono una data quantità di alcool avranno problemi dello stesso tipo e dopo lo stesso periodo di tempo. È importante sapere che il bere espone tutti a sviluppare problemi anche se non è automatico".

Non vietare di bere, ma dare la giusta informazione adeguata, per modificare i propri comportamenti, con la consapevolezza di poter essere un rischio per gli altri, è la strada da seguire secondo Finessi.
"L'alcool è il terzo fattore di rischio di disabilità e di morte ed è il principale fattore di rischio tra i giovani" conclude il direttore.
Serata significativa, secondo Vallese, soddisfatto per la partecipazione della popolazione, mentre il sindaco Vitale ha posto l'attenzione ad un altro problema sociale che sta generando sempre maggiore dipendenza: quello del gioco d'azzardo.

Nicola Cappello


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)