338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Rovigo: dipendenze già in età scolare

cufrad news alcologia alcol alcolismo Rovigo: dipendenze già in età scolare

Dipendenze in età scolare, Polesine nella media


 L’associazione genitori attenti ed il comitato Interclub per il Polesine ha presentato mercoledì 27 giugno al prefetto di Rovigo, Romilda Tafuri, la prima parte dei dati elaborati del progetto Pinocchio condotto dall’ordine dei medici di Rovigo, dal Sert provinciale e dall’Istituto di igiene mentale dell’università di padova.

Il progetto Pinocchio ha come obiettivo quello di potenziare i fattori di protezione e ridurre quelli di rischio di utilizzo di sostanze e di abuso tra i più giovani. Sono stati oltre 1.400 i ragazzi tra i 10 e 13 anni (quinta elementare – seconda media) di tutta la provincia ad essere coinvolti, con momenti aggregativi e questionari anonimi i medici hanno potuto fotografare il grado di conoscenza e di utilizzo che questi ragazzi hanno con alcolici, fumo, droghe ed energy drink.

“Abbiamo avuto molta soddisfazione con i più piccoli – afferma Luigi Gallimberti, esecutore del progetto - le tecniche di conduzioni delle “lezioni” sono state ben accettate dai ragazzi e penso che abbiano capito i danni che l’assunzione costante di queste sostanze creano al loro corpo”.

La fotografia scattata ai ragazzi in Polesine ha dato risultati pienamente in linea con la media nazionale, nessun picco di gravità. Da una lettura preliminare dei dati ne emerge che il 12% dei ragazzi frequentanti le scuole medie ha provato a fumare sigarette, nello specifico: 15% in prima media, l'11% in seconda e il 22% in terza. In quest'ultimo gruppo compaiono i primi fumatori abituali circa il 5%. Per quel che riguarda il consumo di alcolici il 30% degli studenti ha bevuto almeno una volta divisi nelle seguenti fasce d'età: 24% prima media, 31% seconda media, 39% terza media; anche in questo caso in quest'ultimo gruppo si rilevano i consumatori abituali, dove per abituali si intendono coloro che assumono alcolici almeno una volta alla settimana, il 16%. Questi dati confermano l'importanza di una prevenzione che parte dalla quinta elementare e che venga successivamente ripresa in seconda media, prima dell'instaurarsi di comportamenti a rischio abituali.

La dottoressa Sonia Chillamo ha spiegato che i dati raccolti hanno riguardato anche gli energy drink ritenuti simili a sostanze stupefacenti perché possono causare dipendenza. “Gli studi internazionali mostrano che questi integratori hanno dimostrato di avere numerosissime e gravi controindicazioni – spiega la dottoressa – sbalorditivo è stato scoprire che alcuni genitori diano ai loro figli queste bevande stimolanti prima dei compiti in classe o prime degli allenamenti sportivi”.

L’intento del progetto Pinocchio è proprio quello di istruire i giovani affinché capiscano gli effetti di gravità che si corrono facendo uso di queste sostanza. Le lezioni tenute dai medici hanno sono state preparate con particolare attenzione fornendo ai ragazzi informazioni di assoluta veridicità in modo da non incentivarne l’abuso. A breve saranno pronti anche i secondi dati rilevati dopo l'intervento degli esperiti.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)