Rovigo: divertimento sicuro con l'autobus
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In discoteca e ritorno sul bus messo a disposizione dai locali, meta preferita del divertimento giovanile. Un'iniziativa non nuova e che non sempre ha incontrato il favore di giovani che ora la Provincia sposa in toto sfruttando il servizio organizzato dagli staff che collaborano con il gestore di un locale di Rovigo. Destinazione una discoteca della provincia di Ferrara con partenza e ritorno dai punti di raccolta di viale Porta Po, di Adria e di Porto Viro.
«Da questa sera il pullman che porterà i ragazzi nella discoteca Madame Butterfly - ha spiegato l'assessore alle Politiche giovanili Leonardo Raito - fungerà da punto di incontro per la distribuzione di materiale divulgativo e per la sensibilizzazione dei giovani sugli effetti dell'abuso di alcol e dell'assunzione di droghe. Dalle iniziative similari che abbiamo organizzato dentro e all'uscita da altri locali nel corso di questi mesi soprattutto grazie allo sforzo mirato di cui si è incaricata la presidente Tiziana Virgili quando era assessore, si è notato che i ragazzi non abbandonano il materiale che viene loro consegnato, ma nella maggior parte di casi lo conservano. Noi auspichiamo ne facciano anche tesoro».
L'idea è venuta quattro anni fa ad Enrico Bellinello, gestore di un locale nei pressi del cento storico nonché protagonista di diverse iniziative di carattere sociale e politico in particolare rivolte al mondo giovanile. «Portare i ragazzi in discoteca con il mezzo che mette a disposizione Garbellini e poi riportarli a casa - ha osservato Bellinello - è una garanzia per la loro incolumità nel caso abbiano ecceduto nel bere e per le famiglie che vedono i loro figli correre meno rischi. In più quale altra occasione migliore per riuscire a coinvolgerli sensibilizzandoli sui pericoli dello sballo e sui rischi dell'uso di sostanze?».
«Va anche considerato che non emerge solo l'asperto dell'ubriacatura che può diventare pericolosa o dell'assuzione di stupefacenti - ha aggiunto Raito - Una nottata in discoteca, anche se non si è bevuto e non ci si è drogati, può diventare mortale per un colpo di sonno quando si è stanchi e ci si mette alla guida di una vettura per rincasare».
E vada. In teoria l'idea non è mal congeniata. Tuttavia alcune riserve debbono essere evidenziate. Prima di tutto l'esperienza ferrarese con una linea di bus notturni che conduceva i ragazzi nelle discoteche dei Lidi e poi li riportava a casa sembra sia naufragata tra l'indifferenza dei potenziali passeggeri. Secondo: va da sé che esiste uno stretto rapporto di carattere economico tra gli staff che operano in Polesine per radunare le comitive di giovani e la discoteca ferrarese individuata come destinazione. Terzo: perché i ragazzi, al di là dello sconto che ricevono sul costo d'entrata in discoteca nel caso arrivino in pullman, sono costretti a pagare un sia pur minimo biglietto per la corsa sul bus? Una spesa che dovrebbe come minimo offrire la discoteca Madame Butterfly. Insomma, alla fine quale vantaggio ne ricava la Provincia? Qualcosa di buono per fortuna c'è: avere i ragazzi tutti insieme nel tragitto verso la discoteca e ritorno permette di iniziare a parlare con loro di problemi con la ricerca dello sballo, le droghe e il disagio da cui spesso fuggono. Sempre che Palazzo Celio si avvalga di esperti nei rapporti con i giovani in grado di rimuoverne l'indifferenza e aumentarne la consapevolezza.