Rovigo, rapporto dell'USL: boom di alcol e droghe
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Allarme giovani L'abitudine è quella di usare più droghe e abbinarle all'alcol
ROVIGO - Nel 2009 le persone con problemi di droga e alcol segnalate al Sert dell'Usl 19 sono aumentate del 15%. Ed è allarme per la giovane età dei casi: la maggior parte ha meno di 30 anni e fa uso normalmente di più sostanze. A segnalarlo è il Rapporto annuale del Dipartimento per le dipendenze dell'azienda sanitaria bassopolesana. L'anno scorso le persone trattate al Servizio per le tossicodipendenze di Taglio di Po sono state 807, di cui 588 per problemi legati all'abuso di alcol e 219 per droga.
Una crescita netta rispetto al 2008, quando gli utenti con problemi alcol correlati erano stati 484, mentre quelli segnalati per l'uso di droghe erano 197. E' soprattutto la routine di alzare il gomito il fine settimana, dunque, a provocare l'impennata (+ 17%) di utenti del servizio, ma anche il dato sulla droga mostra una crescita del 10%. Preoccupante anche l'età media degli utenti: «La fascia di età più coinvolta - rilevano al dipartimento - è quella dai 20 ai 29 anni, con un rilevante abbassamento dell'età media di inizio all'assunzione».
Nocciolo del problema è l'abitudine di usare più droghe o abbinare le droghe all'alcol, sottovalutando gli effetti dell'abuso, soprattutto perché, rilevano i dati del Sert, in genere tutto avviene in modo spensierato, durante una festa o una serata in discoteca. «Il policonsumo - prosegue il rapporto - dà alle persone l'illusione di non usare droghe, o comunque di saperne controllare l'uso. L'uso diventa un'abitudine e una necessità per affrontare diversi contesti di vita». In poche parole, i giovani finiscono al Sert per l'abitudine di consumare cannabinoidi, eroina e cocaina, assieme all'alcol, soprattutto nei momenti di socializzazione e svago, diventando però dipendenti dagli effetti della droga. A fare impennare di oltre cento utenti il dato sull'alcol è soprattutto il numero di fermati alla guida in stato di ebbrezza. I guidatori segnalati, infatti, finiscono immediatamente al Sert per un percorso di recupero.
Qui gli utenti sono i più disparati, ma gli ultimi arrivati sono sempre più giovani: «Si va dagli adolescenti ai giovani adulti, dalle fasce disagiate della popolazione a quelle che mostrano un buon adattamento sociale. I nuovi utenti hanno mediamente dai venti ai quarant'anni e uno stile di vita "normale"». I problemi di dipendenza dagli alcolici, spiegano al Sert, vengono infatti alla luce solo dopo essere stati fermati ubriachi al volante o, peggio, dopo avere causato incidenti in stato di ebbrezza, dopo una normale serata in discoteca o al pub. Per il direttore generale dell'Usl 19, Giuseppe Dal Ben, l'unica strada resta quella della prevenzione nel territorio: «Sono stati attuati numerosi interventi nella comunità locale - commenta - con l'obiettivo di contrastare il consumo di tutte le sostanze psicoattive, legali ed illegali. E' un lavoro culturale che coinvolge genitori, amministratori, forze dell'ordine, operatori scolastici e sanitari e associazioni di volontariato».
Francesco Casoni