Rugby, alcolici vietati allo stadio: il questore diffida il presidente Vecchi
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Palla ovale e bionda spumeggiante: un'unione eterna, fino ad oggi. Eppure a Rovigo, la patria italiana del rugby che è stata ‘culla' per alcuni dei più grandi giocatori italiani nel mondo, è arrivato uno stop a questa tradizione
Rovigo - Rugby e birra. Come dire Romeo e Giulietta. Quello tra birra e rugby è un matrimonio felice, che va avanti da sempre. Palla ovale e bionda spumeggiante: un'unione eterna. Quasi un rituale. Al Flaminio di Roma, domenica, durante la partita di Sei Nazioni (Italia-Irlanda) le immagini dei tifosi che alzano la bottiglia di birra prima e durante la partita, per non parlare dei fiumi d'oro che hanno inondato il ‘terzo tempo' nel ‘Peroni village' allestito subito all'esterno dello stadio, probabilmente sono il migliore spot per la Peroni.Che, tra l'altro, è anche lo sponsor ufficiale della Nazionale italiana di rugby. Eppure a Rovigo, che in un certo senso è la patria italiana del rugby e che è stata ‘culla' per alcuni dei più grandi giocatori italiani nel mondo della palla ovale, è arrivato uno stop a questa tradizione.Sul tavolo di Susanna Vecchi, presidente della Rugby Rovigo, il 4 febbraio è arrivata una notifica, firmata dal questore Amalia Di Ruocco, che vieta la vendita di bevande alcoliche all'interno dello stadio. Nella diffida il questore fa riferimento al match tra FemiCz e London Irish (gara di Challenge Cup che si disputò il 24 gennaio): allora le forze di ordine pubblico vietarono il bicchiere di birra prima e durante la partita. Mandando in frantumi, già allora, una tradizione (e l'espressione allibita degli inglesi la diceva lunga).Ora il questore non ha intenzione di fare retromarcia: nella lettera al presidente Susanna Vecchi ha ricordato che la somministrazione di bevande alcoliche è vietata nel corso di manifestazioni sportive e chiede alla società di rispettare le prescrizioni: "Quanto accaduto non può essere tollerato", si legge nella diffida del questore. L'11 febbraio il verbale di notifica della diffida: se il presidente della Rugby Rovigo non rispetterà le prescrizioni potrebbe andare incontro alla sanzione prevista dall'articolo 650 del codice penale (ossia per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità). In seguito alla diffida è seguito un incontro tra Susanna Vecchi, il prefetto, il sindaco e il questore: ma quest'ultimo non ha fatto un passo indietro. Eppure a Roma, davanti alle telecamere di molte tv e davanti alle numerose forze dell'ordine, la birra scorreva a fiumi, nei bicchieri degli italiani come in quelli degli irlandesi, seduti fianco a fianco. Perchè il rugby ha le sue leggi: e, a differenza del calcio, i tifosi siedono tranquillamente accanto a quelli della squadra avversaria. E dalle partite di rugby, a differenza di quelle di calcio, gli unici a uscire ‘feriti' sono i giocatori, per gli scontri di gioco in campo. Ma mai i tifosi. Il rugby è il rugby.