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Sì della Camera al decreto sanità: niente alcol agli under 18

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Sì della Camera al decreto Niente alcol agli under 18
Soddisfatto il Moige, protestano i medici di famiglia
Nuove regole per la trasparenza e l'efficienza del Servizio sanitario, ma anche attenzione ai corretti stili di vita in particolare verso i più giovani con i nuovi divieti di fumo, alcol e giochi per gli «under 18».


Il decreto sanità incassa «con largo consenso», come sottolinea il ministro Renato Balduzzi, il voto di fiducia (380 i sì) e il primo via libera da parte della Camera e ora passa al vaglio del Senato. Un via libera non senza critiche, tra le proteste delle opposizioni (Lega e Idv) che puntano il dito contro un «decreto manifesto» di cui «non si vede l'urgenza», qualche defezione nel Pdl (come il voto contrario di Domenico Di Virgilio) e il Pd che, pur promuovendo «le buone intenzioni del ministro» avverte che i nuovi tagli in arrivo con la legge di stabilità mettono a rischio la tenuta della sanità pubblica. Senza contare il malumore che sale fuori dal Parlamento, tra i medici di famiglia dello Snami che minacciano proteste in sala d'attesa e Assobibe-Mineracqua, i produttori di bibite analcoliche, che lanciano l'allarme per la norma sulle «aranciate» che mette a rischio «3 mila posti di lavoro». Soddisfatto il Moige, «soprattutto per l'introduzione della norma che vieta e sanziona la vendita di alcol e tabacco ai minori di 18 anni». Ecco alcune norme.


Cambia lavoro medici. Per i medici di famiglia via alle aggregazioni mono e multiprofessionali garantendo la copertura «per tutta la giornata» ma «a costo zero» fino al rinnovo delle convenzioni, e con organizzazione stabilita dalle Regioni. Per quelli dipendenti poi più trasparenza nella libera professione, con pagamenti sempre tracciabili e studi privati collegati in rete con le Asl.


Stili di vita. Per gli under 18 niente alcolici (con multe salate per chi li vende), fumo e giochi, sui quali c'è anche una stretta sulla pubblicità. In più è introdotto l'obbligo di portare dal 12 al 20% il succo naturale contenuto nelle bibite analcoliche a base di frutta. Le nuove norme si applicheranno dopo 9 mesi dall'entrata in vigore della legge e previo esito positivo della procedura di notifica alla Ue.


Farmaci. Terreno di scontro tra le forze politiche e capitolo che, per Balduzzi, «deve rimanere aperto». Rispetto al testo proposto dal governo è infatti saltata (per effetto di emendamenti presentati dal Pdl) la possibilità di rinegoziare il prezzo per quelli troppo onerosi nella revisione del prontuario. Via anche la norma sull'uso dei farmaci fuori etichetta.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)