Salerno: troppi circoli e troppo simili a bar, giro di vite ad Agropoli sui centri
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Nuovo regolamento di disciplina nella cittadina cilentana: 13 i circoli privati nati in pochi anni
il corriere del mezzogiorno.it 23 dicembre 2009
Troppo facile aprire, ancora più semplice vendere bibite e alcolici. Giro di vite per i circoli privati di Agropoli. L'amministrazione comunale della cittadina cilentana ha infatti annunciato il varo del nuovo «Regolamento di disciplina», che prevede tra l'altro, una serie di disposizioni in materia di somministrazione di alimenti e bevande e regolamenta le attività musicali all'interno dei circoli privati agropolesi. Tra le principali novità introdotte, il circolo per poter avviare l'attività deve essere affiliato da almeno tre mesi e deve avere almeno 150 soci, mentre in passato poteva aprire immediatamente dopo la comunicazione anche senza avere soci.
L'orario di apertura è previsto dalle ore 7 alle 23, anche per l'intrattenimento musicale. Spicca, inoltre, il divieto assoluto di somministrazione di alcolici all'esterno dei locali e ai minori di 16 anni. In pochi anni, ad Agropoli hanno aperto i battenti ben 13 circoli privati, nessuno dei quali però, nonostante la liberalizzazione delle licenze di somministrazione di bevande, è stato trasformato in bar. «Il regolamento - commenta l'assessore al commercio Eugenio Benevento, autore del testo di regolamentazione - è una tutela sia per i gestori dei circoli che in tal modo riacquistano il loro fine ricreativo e sociale, ma anche a tutela dei numerosi pubblici esercizi che normalmente e diligentemente pagano le tasse. Auspichiamo il rispetto del regolamento e ricordiamo che in ogni caso i circoli possono fare richiesta di trasformazione in bar considerata la liberalizzazione delle licenze adottata dall'assessorato al commercio».