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Sali da bagno: il pericolo delle nuove droghe allucinogene

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Sali da bagno: il pericolo delle nuove droghe allucinogene


I ‘sali da bagno’ rappresentano l’ultima frontiera delle nuove droghe sintetiche in grado di creare dipendenza ed effetti allucinogeni devastanti per la salute umana. Eppure, accade spesso che i mezzi d’informazione descrivano con poca chiarezza la ‘natura’ di queste sostanze stupefacenti, insieme ai ‘danni collaterali’ che possono produrre sull’uomo. Il più delle volte infatti, si sente parlare dei ‘sali da bagno’ come di una nuova tipologia di droga in grado di stimolare l’aggressività del tossicodipendente spingendolo ad atti di violenza incontrollati, accompagnati da manifestazioni di spaventosa follia e ad alcune forme di ‘cannibalismo’. Si tratta ovviamente, di informazioni superficiali e scorrette, legate più ad un’esigenza di ricercare forme di ‘sensazionalismo giornalistico’, piuttosto che alla volontà di raccontare i fatti in modo chiaro. Facciamo quindi un passo indietro.

I ‘sali da bagno’, innanzitutto, hanno poco a che vedere con i classici prodotti per il bagno. L’unica ragione per cui sono chiamati ‘sali da bagno’ dipende dal fatto che vengono solitamente confezionati come un ‘prodotto casalingo’ e venduti su internet, in modo da evitare il sequestro da parte delle forze dell’ordine.

Queste nuove droghe, che possono essere assunte in vari modi, sono invece delle sostanze sintetiche ottenute in laboratori ‘fai da te’ (arrivate per la prima volta negli Stati Uniti, direttamente dalla Cina) ed estremamente pericolose per l’uomo. I danni provocati sulla salute, dipendono ovviamente dal contenuto, sempre diverso, di queste ‘misture’, che includono un mix pericoloso di varie sostanze come il metadone, il pcp, lo speed, la ketamina, l’mdma ed altri cristalli simili.

Etichettare i ‘sali da bagno’ come un prodotto unico riconoscibile, in grado di causare degli effetti collaterali comuni sull’uomo, può quindi essere fuorviante. Basti pensare all’infinità dei nomi che vengono dati ai ‘sali’ (Blue silk, Zoom, Ivory Wave, Purple Wave, Red Dove, White Lightning, Cloud Nine, etc.). Ma il problema principale relativo a questa tipologia di prodotti è che la loro composizione chimica cambia continuamente, per cui l'identificazione del loro livello di pericolosità da parte delle autorità competenti viene solitamente rallentato e ritardato a causa di una meticolosa 'caccia alla molecola'. Le 'tracce' rilevate più spesso dalle analisi chimiche e presenti nella maggior parte dei sali, sono quelle relative al MDPV (una sostanza psicoattiva con proprietà stimolanti ed effetti simili a quelli prodotti da cocaina ed anfetamine) e la lidocaina (un farmaco usato comunemente come anestetico locale).

Nonostante i ‘sali da bagno’ abbiano un'infinita varietà di composizioni chimiche e che gli effetti sull'uomo possano essere differenti a seconda dei 'casi individuali' (in relazione alla fisiologia, ad eventuali patologie pregresse o all'assunzione di altre tipologie di droghe), è stato comunque possibile tracciare un elenco di sintomatologie 'familiari'. Il Ministero della Salute, attraverso la Direzione Generale dei Dispositivi Medici, del Servizio Farmaceutico e della Sicurezza delle Cure del Dipartimento della Programmazione e dell'Ordinamento del Servizio Sanitario Nazionale, riferisce infatti che gli unici casi accertati in Europa di intossicazione derivante dall'assunzione del sale da bagno 'Ivory Wave', hanno riguardato l'Inghilterra e la Finlandia (ma non l'Italia).

Tra il 2009 e il 2010 sono stati infatti registrati nei pronto soccorso inglesi e finlandesi 20 casi di intossicazione acuta, con le seguenti sintomatologie: nausea, cefalea, aumento della sudorazione, midriasi, ipertermia, ipertensione, tachicardia, tossicità cardiaca, difficoltà respiratoria, agitazione, convulsioni, allucinazioni, depressione, paranoia, dolore lombare e aumento della creatinfosfochinasi. Sempre secondo quanto dichiarato dal Ministero della Salute, i pazienti dei pronto soccorso avevano riferito di provare una forte euforia iniziale nelle prime due o tre ore seguenti alla prima assunzione del prodotto.

I sintomi successivi hanno poi riguardato ansia, paranoia, depressione, sensazione di debolezza alle gambe ed insonnia, che si è protratta per 2 o 3 giorni (gli effetti indesiderati possono durare anche per 5-7 giorni dopo l’assunzione del 'sale').



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copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.ecoseven.net/benessere/news-benessere/sali-da-bagno-il-pericolo-delle-nuove-droghe-allucinogene


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)