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Salute, si beve sempre troppo

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ULSS 22. Il 29% dei cittadini ha il colesterolo alto e il 25 è iperteso: solo il 30% fa attività fisica mentre il 33 è in sovrappeso; il 9% è depresso

L'ARENA

Il progetto «Passi» rivela comportamenti contrastanti. La gente fa test anti-tumore ma fuma ed è sedentaria
Stanno bene. I cittadini dell'Ulss 22 la salute ce l'hanno buona, qualche problemino con l'alcol, un po' di depressione, il colesterolo che va oltre il «limite di legge», ma per il resto il campione studiato è tutto sommato sano, pratica la prevenzione e applica pure le norme di sicurezza quando è in strada e quando «armeggia» in casa.
È il risultato sull'Ulss 22 di Passi (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), il sistema italiano di sorveglianza che studia i comportamenti rischiosi per la salute dei cittadini: hanno aderito 149 Ulss in tutto il Paese, compresa quella di Bussolengo. Il progetto, ideato dal ministero della salute, è coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e ha appunto come obiettivo quello di indagare aspetti relativi allo stato di salute, alle abitudini di vita, all'utilizzo di strumenti di prevenzione e alla sicurezza stradale e domestica. La ricerca bussolenghese si riferisce al 2007, ha utilizzato un campione di 300 persone tra i 18 e i 69 anni alle quali è stato somministrato un questionario telefonico di un centinaio di domande.
«Il risultato complessivo ci soddisfa», hanno spiegato Salvatore Falcone dirigente medico di epidemiologia e Gianstefano Blengio direttore del servizio di igiene e sanità pubblica, «l'obiettivo era quello di avere un quadro generale dei comportamenti dei cittadini, capire che conoscenza hanno dei fattori di rischio per la propria salute e quali soluzioni applicano. Raccolte le dichiarazioni, si procederà ora a studiarle in termini, ad esempio, di miglioramento delle campagne di sensibilizzazione e di intensificazione del battage informativo».
«Passi è uno studio pilota», ricorda Blangio, «promosso 4 anni fa dalla nostra Ulss insieme ad altre quattro del Veneto: è piaciuto all'Istituto superiore di sanità tanto da volerlo poi applicare, in maniera continuativa, in tutte le aziende sanitarie italiane. Dicevo, ciò che emerge per il nostro territorio è confortante: la gente si alimenta in maniera abbastanza corretta, fa i vaccini anche se non più obbligatori, è all'avanguardia per gli screening relativi al tumore della mammella e del colon-retto.
I punti critici evidenziati dalla ricerca riguardano l'assunzione di alcol in quanto il 23% degli intervistati, per lo più nella fascia tra i 18 e i 34 anni, è bevitore a rischio, e valori eccessivi di colesterolo colpevoli di patologie cardio-vascolari, dato quest'ultimo da collegare ad una alimentazione scorretta e alla scarsa attività fisica».
Cittadini dell'Ulss 22, quindi, un po' troppo «beoni», eccessivamente pantofolai e «mangiatori» scorretti. Quanto agli altri «comportamenti», la ricerca Passi in sintesi rivela che: il 66% degli intervistati si giudica in buona salute anche se il 26% fuma, il 25% è iperteso, il 14% ha guidato sotto effetto dell'alcol nell'ultimo mese e il 29% ha il colesterolo alto; di buono c'è che l'88 % ammette di utilizzare le cinture di sicurezza in macchina, l'82% delle donne ha fatto il pap test negli ultimi 3 anni, il 77% si è sottoposta a mammografia biennale e il 68% del campione ha fatto test di diagnosi precoce dei tumori colon-rettali; solo il 30% fa buona attività fisica e il 33% è in sovrappeso.
«Numeri importanti», ha commentato il direttore Alessandro Dall'Ora, «che ci consegnano una fotografia generale dello stato di salute dei cittadini di questa Ulss su cui lavorare per incrementare, laddove risultano le criticità, campagne di sensibilizzazione e prevenzione».