San Benedetto del Tronto (AP): dati shock su giovani e alcol
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Dati shock su giovani e alcol: una metà torna a casa ubriaco
Anche in Riviera si inizia a bere già a dieci anni. Il problema dell'alcol tra i giovanissimi sta diventando sempre più un'emergenza sociale. Di questo e del modo di affrontare il problema ne hanno discusso gli stessi giovani che stamattina sono saliti in cattedra in auditorium comunale per la giornata finale del progetto Peer education .
Prima di passare la parola a loro la sociologa Sabrina Vici, responsabile del Servizio Risposte Alcologiche del Comune di San Benedetto del Tronto, ha elencato alcuni dati shock: «L'alcol è socialmente accettato - ha spiegato agli studenti - ma è da considerarsi una vera e propria droga. Il nostro compito è agire ma senza tralasciare la cultura sociale esistente. Stime effettuate dalle varie associazioni dimostrano che il consumo di bevande alcoliche andrà ad aumentare quindi c'è bisogno di attivarsi attraverso politiche locali.
Gli studi effettuati su un campione di 640 studenti con età media di 16 anni, ci consegnano un quadro allarmante in cui i bambini entrano in contatto con il bere già a 10 anni soprattutto in famiglia dove viene tramandato questo comportamento. Il 43% del campione è già arrivato al limite e assume una media di 3-4 bevute a sera soprattutto birra e cocktail fruttati. Sempre il 43% è tornato a casa ubriaco e addirittura il 21% più volte nell'ultimo mese».
Sul territorio Piceno esistono associazioni specializzate nell'informare e tutelare le nuove generazioni verso la piaga dell'alcolismo ma spesso i metodi d'approccio usati risultano essere percepiti dai giovani come dei "sermoni" volti soprattutto a demonizzare il comportamento dell'abuso.
Ecco perché nell'ottobre di quest'anno, grazie all'interessamento dei Comuni dell'Ambito Territoriale Sociale 21, in collaborazione con l'Asur ZT 12, 13 e l'ATS22 si è cercato un approccio differente. Il progetto Peer education: alcol e guida sicura prevede infatti che siano gli stessi ragazzi a farsi promotori di un corretto approccio al bere nei confronti dei loro compagni.
«Ci siamo rivolti agli istituti superiori del comprensorio - ci ha spiegato il Coordinatore dell'Unità di Strada Roberto Giostra - in cui abbiamo selezionato dei ragazzi che potessero incarnare un ruolo di leadership all'interno delle varie classi. Questi hanno seguito un corso di formazione su competenze comunicative, abilità prosociali e conoscenze scientifiche, sociali e normative rispetto all'alcol. Terminato il corso, i ragazzi hanno ideato e organizzato delle attività rivolte ai loro coetanei, al fine di promuovere scelte consapevoli e ridurre i rischi legati all'uso e abuso di bevande».
Un momento della mattinata di oggi 5 maggio
Nella mattinata di oggi, 5 maggio, presso l'Auditorium comunale alcuni studenti delle scuole sono stati chiamati a presentare i loro spot anti-alcol, non prima però di aver analizzato insieme ad esperti del settore come il direttore del STDP Asur ZT 12 dott. Claudio Cacaci, la responsabile dell'U.O Peas Asur ZT 13 dott.ssa Maria Grazia Mercatili, la responsabile della Formazione Asur ZT 12 dott.ssa Anna Mandolini e la responsabile del Servizio Risposte Alcologiche del Comune di San Benedetto del Tronto dott.ssa Sabrina Vici.