San Biagio (TV): «Disco-blitz, è solo l'inizio»
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Il questore Damiano: «Ma non vogliamo criminalizzare il settore»
IL GAZZETTINO 6 Ottobre 2009
«La retata di sabato notte al New York Jazz di San Biagio di Callalta è stato solo un antipasto. Altri ne seguiranno, sia nei circoli privati che nelle discoteche. Ma sia chiaro: non partiamo dal principio che i locali notturni sono ricettacoli malavitosi. Il nostro obiettivo è prevenire l'abuso di alcol e lo spaccio di droga, prima di tutto. E poi i requisiti di affidabilità delle strutture. Se non troveremo nulla, il primo a complimentarsi sarà proprio il sottoscritto».
Così il questore Carmine Damiano illustra la campagna inaugurata nel fine settimana con il blitz degli uomini della squadra mobile all'interno dell'ex Supersonic. Agenti, anche in borghese, accompagnati da unità cinofile della polizia di stato, hanno fatto irruzione nel locale dopo lo scoccare della mezzanotte seminando il panico fra i giovani presenti, tanto che sulla pista da ballo sono stati trovati una decina di involucri contenenti cocaina, haschish e ketamina.
Adesso proprio il questore valuterà se e quali provvedimenti prendere nei confronti del locale.
Non saranno drastici, però: «Non mi diverto a chiudere le attività -sottolinea Damiano- nè con i nostri controlli, anche se sono chiaramente mirati, vogliamo criminalizzare il settore del divertimento. Penso di aver già agito secondo logica con la Baita al Lago, facendo una diversificazione, tagliando solo il ramo secco, cioè la discoteca. D'altra parte -conclude- le prove che produciamo devono essere indiscutibili anche di fronte al Tar».
Il riferimento del questore è chiaro: all'interno della disco ospitata dalla mega struttura alle porte di Castelfranco la polizia ha rinvenuto 137 pastiglie di ecstasi, cocaina, spinelli già confezionati. Numeri importanti che potevano portare a una sospensione della licenza. Non è stato così: il provvedimento di chiusura riguarda soltanto la discoteca. Balera, ristorante e tutte le altre attività potranno continuare a esercitare.
Facile immaginare che le forze dell'ordine, in futuro, passino al setaccio tutti i locali dell'area Fonderia, dove le attività sono ricominciate a pieno regime, e anche i molti circoli privati sparsi fra città e periferia, sia per verificarne i cosiddetti requisiti di affidabilità, cioè il rispetto delle normative sulla sicurezza, sia per controllare eventuali infrazioni alle normative fiscali.