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Sant'Elia a Pianisi (CB): apre la scuola alcologica

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Proseguono le attività del progetto sperimentale del Volontariato, promosso dall'Associazione dei Genitori di Sant'Elia a Pianisi e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Fissato per venerdì 16 aprile e sabato 17 aprile, a partire dalle ore 18, nella sede della scuola d'infanzia, in via Martiri d'Ungheria, il primo appuntamento - i successivi si terranno a Pietracatella, Macchia Valfortore e Monacilioni nel mese di maggio - per avviare la scuola alcologica, così come programmata nel progetto "Alcolismo minorile e giovanile: per una rete di prevenzione e di ascolto".
Le giornate di studio, organizzate dall'Arcat Molise in collaborazione con la organizzazione Onlus planisina, si apriranno con la lezione "La salute ed i comportamenti a rischio" a cura di Angelica Romanelli, presidente Arcat. "La scuola alcologica - spiega la psicologa - riveste una significativa importanza per promuovere stili di vita salutari nell'ambito della famiglia e della comunità di appartenenza: partecipare significa impegnarsi in prima persona ad essere responsabilizzabili".
Interessanti i gruppi di lavoro, composti da alcune famiglie dell'Arcat Molise e da altre famiglie del posto, che discuteranno sull'argomento, redigendo anche una breve relazione. I lavori proseguiranno sabato con discussioni in plenaria per illustrare le conclusioni dei gruppi; la serata si concluderà con la consegna degli attestati.
La Scuola Alcologica Territoriale - SAT - è un'iniziativa di educazione sanitaria relativa a problemi legati all'uso dell'alcol promossa dai Club e, in questo caso, dai Club del Molise. Si rivolge a tutte le famiglie della comunità cittadina e non solo a quelle che soffrono per un problema legato all'uso dell'alcol. Quindi, è un'iniziativa di prevenzione primaria, cioè serve a sensibilizzare sui rischi derivanti dall'uso dell'alcol per poterli evitare. I problemi legati all'uso dell'alcol riguardano non solo il 20% circa della popolazione adulta ma anche i giovani.
In base ad una ricerca condotta nel mese di ottobre 2007 in una scuola superiore della Provincia di Cosenza, al 100% degli intervistati piace bere. La birra sembra essere la bevanda scelta dal 50%, il 60% ha dichiarato di bere in compagnia e mai da solo, l'80% ha cominciato a bere fra gli 11 e i 15 anni e non sembra esserci alcuna differenza fra i sessi. Sono dati che dovrebbero farci riflettere.
La SAT non è una scuola tradizionale: certo ha un insegnante, che in questo caso è A. Romanelli, servitore-insegnante di Club oltre che presidente dell'ARCAT-Molise; ma non ha mura, banchi, registri e voti e perciò si dice territoriale, cioè si apre tutte le volte che si ritiene necessario.
La Scuola si basa sul metodo di apprendimento interattivo consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè sul coinvolgimento attivo dei partecipanti e sull'utilizzo delle loro esperienze di vita.
L'iniziativa è portata avanti, oltre che dall'Associazione dei Genitori, anche dagli associati dell'Arcat Molise; prenderanno parte all'iniziativa i Club di Campobasso, Vinchiaturo, Sant'Elia, Termoli, Duronia ed Isernia.
Si tratta di un'associazione di oltre 20.000 famiglie, che si incontrano ogni settimana in piccole comunità multifamiliari, i Club degli Alcolisti in Trattamento, per parlare dei loro problemi legati all'uso dell'alcol (secondo il metodo del Prof. V. Hudolin).
Dal 1979, quando il metodo è arrivato in Italia dalla vicina Croazia, i Club sono diventati oltre 2.200 in tutta Italia ed all'estero sono oltre 300, in 27 Paesi del mondo. Il metodo viene anche chiamato ecologico-sociale, perché non fa ricorso ad alcun trattamento medico né farmacologico; è invece la reazione spontanea e originale delle famiglie a questo grave problema che fa oltre 30.000 morti all'anno, e fornisce una risposta efficace laddove l'approccio medico lascia a desiderare. Sono quindi le famiglie che decidono di mettere in atto una forma di autoprotezione della salute.
In ogni Club è presente anche un servitore-insegnante, un volontario opportunamente formato per facilitare il processo di cambiamento dello stile di vita delle famiglie. Attraverso la frequenza ai Club, oltre 200.000 persone hanno cambiato il loro stile di vita ed hanno contribuito a far scendere i consumi di alcol in Italia di oltre il 35% in 20 anni, dando un concreto contributo al dettato dell'OMS che chiedeva la riduzione di almeno il 25% dei consumi entro l'anno 2000.
"Il nostro obiettivo - precisa la coordinatrice del progetto Maria Saveria Reale - è quello di creare una scuola alcologica permanente, in collaborazione con le varie agenzie del territorio per monitorare in primo luogo le esigenze, prevenire i disagi della collettività e per offrire successivamente risposte concrete ed efficaci alle comunità dell'area".