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Santa Margherita Ligure: simposio su alcol e giovani

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‘Santa'. Alcol e giovani: un simposio


I recenti fatti di attualità avvenuti a Santa Margherita Ligure che hanno visto nove ragazzi finire in ospedale, in misura e circostanza differenti, per abuso di alcool sono l'ennesimo campanello d'allarme che sottolinea la recrudescenza di un fenomeno associato al disagio giovanile.


Tale fenomeno, come facilmente riscontrabile da una lettura della cronaca, non risulta circoscritto alla sola nostra realtà ma assume un carattere diffuso.


Tutto ciò deve portarci a delle riflessioni a largo spettro.


Per prime quelle di stampo sociale: da cosa deriva l'estrema libertà di cui godono le nuove generazioni? La domanda abbraccia non solo le responsabilità della famiglia, o quelle dei parenti più vicini, ma si apre sulla civiltà contemporanea che riporta esempi continui di stereotipi giovanili emancipati, liberi e privi di qualsivoglia esclusione materiale. Spesso è la ricerca della trasgressione a prendere per mano i più giovani e a condurli lungo un percorso autolesivo di forte impatto sociale.


Le statistiche europee evidenziano la dimensione del problema: un giovane su quattro, tra i 15 ed i 29 anni, muore a causa dell'alcool, primo fattore di rischio di invalidità, mortalità prematura e malattia cronica nei giovani. Nella fascia di età tra i 18 ed i 25 anni viene evidenziata un'elevata incidenza di patologie traumatiche correlate all'alcool, un preoccupante aumento delle violazioni di legge, nonché dell'abuso contemporaneo di alcolici ed altre droghe.


Negli Usa il fenomeno è decuplicato: alcool e droga fanno stragi tra le nuove generazioni. Il riconfermato presidente Obama ha previsto un capitolo di spesa pubblica proprio per fronteggiare questa piaga.


In Italia non è sicuramente peggio ma urgono immediati provvedimenti. La Asl 4, attraverso il suo specifico compartimento, da tempo sta lavorando con molto impegno sull'etilismo giovanile.


Il gruppo di Progetto per Santa desidera puntare sull'aggregazione, e sulla comunicazione intergenerazionale agevolando la formazione di luoghi di ritrovo dove i ragazzini possano scambiarsi pareri, esperienze di vita e ideali.


I nuovi modelli comportamentali, ormai consolidati, vanno modificati, ma risulta utopico o limitativo pensare di poterlo fare solo attraverso imposizioni regolamentari e senza dare delle alternative concrete o degli strumenti per meglio comprenderli ed affrontarli.


A questo proposito inizieremo ad organizzare una serie di incontri ed iniziative finalizzate proprio nel conoscere meglio questo fenomeno. Vogliamo dare la voce anche ai ragazzi che sono i diretti interessati e confrontarci con loro per meglio capirli e sensibilizzarli su queste ed altre problematiche.

Le famiglie, gli educatori, gli insegnanti, le associazioni e gli amministratori pubblici dovrebbero attraverso le esperienze di psicologi e specialisti del settore intraprendere un percorso di apprendimento sui rischi che incombono su questi ragazzini e studiare il migliore deterrente possibile.


Inizieremo questa proposta di percorso con una conferenza dal titolo: " I disagi dell'adolescenza: ascoltare e comunicare per imparare ad aiutare" che si terrà il giorno 30 novembre alle ore 21 presso Spazio aperto in Via dell'Arco a Santa Margherita Ligure. Interverranno medici, insegnanti, associazioni e specialisti del settore.


I giovani sono la nostra risorsa per il futuro e la nostra speranza di sopravvivenza: dobbiamo proteggerli e ripararli dai falsi modelli di vita e dagli effimeri valori.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)