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Sassari: guidava ubriaco, omicidio colposo

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Guidava ubriaco e con la sua auto era finito fuori strada centrando il guardrail. Nell'incidente era morto l'amico che viaggiava in sua compagnia, e a quasi due mesi dalla tragedia Armando Tedde, 51 anni di Valledoria, è stato arrestato con l'accusa di omicidio colposo. Per l'uomo è stata disposta la detenzione domiciliare. Il provvedimento, richiesto dal pubblico ministero Maria Grazia Genoese e firmato dal gip Maria Teresa Lupinu, è stato eseguito venerdì pomeriggio dai carabinieri della compagnia di Valledoria guidati dal capitano Emanuele Spiller. Nell'incidente del 19 aprile aveva perso la vita Giovanni Antonio Pigureddu, di 38 anni.  L'incidente si era verificato alle 5 del mattino del 19 aprile, in territorio di Valledoria, in località «Spina Santa». La vecchia Fiat Panda condotta da Armando Tedde si era infilata nel guardrail all'altezza del bivio per Santa Teresa di Gallura e l'agricoltore Giovanni Antonio Pigureddu, che si trovava nel sedile del passeggero, era morto sul colpo. Inutili i soccorsi e l'intervento dei medici del 118, purtroppo per l'uomo non c'era più niente da fare. Armando Tedde, muratore di Valledoria, era stato trasportato in ospedale a Sassari in stato di shock e sottoposto a una serie di accertamenti. I carabinieri del nucleo radiomobile di Valledoria, impegnati nei rilievi, avevano anche richiesto l'alcol-test che aveva dato risultati sorprendenti: Tedde aveva un tasso alcolemico nel sangue di sette volte superiore al limite consentito dalla legge (il dato accertato era stato di 3,5). Dopo il rapporto elaborato dai carabinieri e sulla base delle valutazioni del pubblico ministero, il gip ha ritenuto Armando Tedde responsabile della morte del compagno di viaggio, soprattutto «per la sua condotta gravemente colposa date le condizioni psico-fisiche».  I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia e della stazione di Valledoria hanno anche ricostruito l'intera vicenda. Hanno accertato che Tedde e Pigureddu avevano trascorso la serata in paese dove erano in corso i festeggiamenti per la patrona. Intorno alle 5 del mattino la decisione di spostarsi per raggiungere Santa Maria Coghinas, dove era in atto uno spuntino organizzato da degli amici in campagna.  La Fiat Panda, in realtà, procedeva a velocità moderata - forse non più di 70 chilometri orari - ma evidentemente le condizioni del conducente non erano tali da assicurare una guida corretta. Tanto che alla prima difficoltà, l'incrocio per Santa Teresa di Gallura, il muratore aveva perso il controllo dell'auto che era finita dritta contro il guardrail. Impatto violento, sul lato del passeggero, e Giovanni Antonio Pigureddu era morto sul colpo.  In località «Spina Santa» erano arrivati i vigili del fuoco di Tempio, i carabinieri di Valledoria, una ambulanza dei volontari di Viddalba e l'auto medicalizzata del 118.  Armando Tedde, rimasto incastrato nell'abitacolo (aveva le gambe intrappolate tra le lamiere) era stato estratto dai vigili del fuoco. I carabinieri, guidati dal maresciallo Antonio Toschi, non avevano trovato tracce di frenata sull'asfalto, e la prima ipotesi formulata fu quella del malore o del colpo di sonno. Ora la conferma delle precarie condizioni psico-fisiche del muratore che è stato arrestato.