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Sassuolo (MO): dati del Ser.T su alcol, droghe e gioco d'azzardo

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I videopoker la nuova malattia
SASSUOLO. A Sassuolo i giocatori d'azzardo in cura sono triplicati in un anno: dagli 8 del 2009 ai 20 dell'anno scorso. E' il

dato più vistoso tra quelli elaborati dal Sert per il Servizio dipendenze patologiche (Sdp) 2010. Tra gli altri: l'alto tasso

di cocainomani che si rivolgono alla struttura dopo essere stati "pizzicati" alla guida.
«Tra i dati che abbiamo elaborato - spiega il dottor Claudio Annovi, responsabile dell'Unità dipendenze patologiche Area sud

dell'Ausl, uno dei massimi esperti modenesi del settore - ciò che colpisce di più riguarda i giocatori d'azzardo abituali che

si rivolgono a noi. Certo, sono numericamente limitati, ma sono triplicati in un solo anno». Il dottor Annovi spiega che si

tratta di persone dipendenti non solo da videopoker o macchinette ma dalla scommessa in genere. Anche dal lotto: «Per

aiutarli serve un intervento di lungo periodo che coinvolge le famiglie. Poi li sollecitiamo ad inserirsi nei gruppi di auto

-aiuto».
Più in generale, nel 2009 l'equipe multidisciplinare dello Sdp - sono 12 gli operatori a Sassuolo - si è presa in carico 491

persone: dai tossicomani (273 utenti) agli alcolisti (173), fino ai tabagisti (37) e giocatori d'azzardo (8, ora 20). Nel

2008 erano 433. Una crescita del 13,4%. Il trattamento anti-dipendenza ha riguardato 273 persone in tutto: 33 femmine

(12,8%) e ben 240 maschi (87,2%). Un aumento rilevante di accesso se si pensa che 80 persone (29,3%) ha intrapreso per la

prima volta il percorso di "uscita dal tunnel" col programma del Sert.
Lo staff del dottor Annovi ha segnalato anche un 53,8% di nuovi accessi dovuto a fattori come l'aumento di invii al Sert

dalla Medicina generale e da altri uffici sanitari e soprattutto quelli da parte della prefettura in alternativa alle

sanzioni amministrative: si tratta di consumatori di droghe (soprattutto cocaina) o alcol scoperti dalle forze dell'ordine

mentre guidavano alterati. «Posso sottolineare che stanno calando gli utenti trattati per eroina (154 in tutto); sono

passati dal 61,3% al 56,4%. C'è anche una lieve riduzione per i consumatori di cocaina (63) passati dal 27,3% al 23,1%,

mentre sono aumentati i consumatori di cannabisoidi in cura (50), passati dal 10,8% al 18,3%», spiega l'esperto.
Di questi 273 pazienti, 159 sono in cura con trattamento farmacologico di medio-lungo periodo, 180 con trattamenti socio-

educativi, 118 con interventi psicologici o psicoterapeutici, 49 sono stati inseriti in strutture residenziali e 11 sono

affidati ai programmi del centro diurno Colombarone a Magreta di Formigine. Un dossier a parte riguarda l'alcolismo a

Sassuolo e nel suo distretto sanitario. Il dottor Annovi spiega che il numero di utenti seguiti dal Centro alcologico -

coloro che vogliono liberarsi dalla dipendenza anche psicologica - è salito del 19,3% in un anno. Gli utenti sono stati 49

contro i 38 del 2008 (28.9%).
Aggiunge il dottor Annovi: «Per il fenomeno del "binge drinking", le bevute smodate di moda soprattutto tra i giovani, stiamo

attuando un programma preventivo. In aprile partirà una campagna mirata di prevenzione alcologica dedicata proprio al

contrasto del "binge" e dell'"happy hour"». «Vorrei segnalare la nostra attenzione al fenomeno del cosiddetto "policonsumo"

di droghe che riguarda purtroppo una fascia giovanile in espansione». Infine, due dati sul tabagismo. Al Centro antifumo di

Sassuolo nel 2009 sono state seguite 74 persone dipendenti dal tabacco; di queste, 37 hanno partecipato a corsi per smettere

di fumare.