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Savona: l'alcolismo si tinge di rosa

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L’alcolismo si tinge di rosa

Davanti al poliziotto dicono che non hanno bevuto, o lo hanno fatto da poco. «Un aperitivo solo, appena preso». Magari a stomaco vuoto. Tutte scuse a cui gli agenti sono ormai abituati. Alle spalle invece hanno già ore di aperitivi o drink in discoteca.

«È l’effetto del colluttorio, sono andata dal dentista». Oppure tra le altre giustificazioni c’è la festa di compleanno, la festa di laurea, al cena al ristorante.

Sono a dozzine. Appartengono a tutte le età e a diverse fasce sociali. Professioniste, infermiere, studentesse, casalinghe. Al volante hanno addirittura superato gli uomini nel record negativo di controlli sfociati in denunce, patenti sospese e auto confiscate per droga e alcol nell’arco di una settimana.

Negli ultimi mesi, dall’inizio dell’anno, sono soprattutto quarantenni (da 40 in poi) le donne savonesi che si mettono alla guida dopo aver assunto droga, cocaina e cannabinoidi (dopo aver fumato una “canna”). Ventenni (da 20 in poi), in maggior parte, invece le ragazze sorprese con un tasso di alcol nel sangue oltre il consentito (0,50 g/l).

È il primato negativo che emerge dall’analisi delle relazioni trimestrali (gennaio-marzo) stilate dall’ufficio verbali del comando della polizia stradale di Savona. È del 20/25% la percentuale mensile di donne multate e denunciate con annesso ritiro della patente e sequestro del mezzo sul totale delle auto fermate da gennaio ad aprile. Su 100 casi di automobilisti “allegri” e pericolosi alla guida, in proporzione 20/25 sono donne.

Un dato in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma a stupire è il sorpasso delle donne in alcuni settimane (a febbraio) nei confronti degli uomini per quanto riguarda le violazioni alla guida sotto l’effetto di droga e alcol. Nel conto complessivo mensile di gennaio e febbraio su 11 casi di denunce e ritiro di patente effettuati dalla polstrada savonese, 6 erano donne. Più della metà. A febbraio, al termine di una sola settimana, erano più le donne (3) degli uomini (2)sorpresi alla guida intontine da alcol e droga. Ma i numeri del fenomeno in teoria sono molto più elevati.

Infatti i dati polstrada trimestrali sono al ribasso in quanto -fanno sapere dal comando- il controllo per accertare se un’automobilista è alla guida sotto l’effetto di un’alterazione dovuta all’assunzione di alcol e droga “è una procedura lunga e complessa, e a volte si riesce a causa della trafila burocratica a fermare e denunciare non più di un paio di persone a sera”.

In assenza del medico infatti le prove con l’etilometro vero e proprio, anticipato dall’esame di stick preventivi sulla saliva, sono spesso osteggiate dalle ragazze che prendono tempo e rendono laborioso il lavoro degli agenti impegnati anche sotto l’aspetto psicologico. Oppure nel caso dell’assunzione di stupefacenti soltanto il trasporto in ospedale, in caso di incidente, si arriva a stabilire con certezza l’alterazione. In altri casi più lievi infatti l’automobilista si può rifiutare di sottoporsi all’accertamento. Rifiuto che quindi fa scattare la denuncia con le ripercussioni amministrative su mezzo e patente. Oppure in caso di fondati sospetti, anche in assenza di incidente, i poliziotti possono portare la persona sospetta al pronto soccorso in ospedale per i test (codice bianco) con i tempi che si allungano notevolmente.

Per cui i numeri, che all’apparenza sembrano piccoli, tra gennaio e aprile in realtà sono la spia di un fenomeno in aumento. In quanto a volte in una singola serata il controllo di una sola auto con quattro passeggeri fuori norma impegna più agenti e pattuglie per tutta la notte.

L’emergenza rosa (droga e alcol alla guida) in base ai dati della stradale si desume anche nel 2012 in base agli aumenti della Rc auto (assicurazione) che nell’ultimo anno - dati Asaps (associazione amici della polstrada) - hanno colpito maggiormente le donne, soprattutto quelle più giovani. Una lievitazione dovuta al numero di incidenti causati dalle donne alla guida sotto effetto di alcol e droga. È quanto emerge da un’indagine nazionale sulle tariffe al primo gennaio 2013. Negli ultimi 12 mesi, secondo lo studio, tra i prezzi medi ponderati con la quota di mercato di ogni impresa, l’aumento più elevato su scala nazionale è stato pari al 13,5% per le diciottenni con auto di 1300 di cilindrata, alimentata a benzina.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)